Anno: XXV - Numero 86    
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Il Decreto PA passa con la fiducia

Approvato con modificazioni il decreto PA che, tra le altre cose, estromette la Corte dei Conti dal controllo concomitante sui lavori previsti o finanziati con il Pnrr e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari.

Il Decreto PA passa con la fiducia

Nell’ultimo giorno disponibile prima della decadenza, con 103 voti favorevoli, 72 contrari e un’astensione, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il Decreto PA (ddl n. 747 di conversione, con modificazioni, del decreto legge n. 44) per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche.

Il decreto legge per la pubblica amministrazione, approvato dal Consiglio dei Ministri del Consiglio dei Ministri n. 27 del 6 aprile 2023 è diventato “famoso” per il tanto discusso emendamento 1.83 proposto dal Governo il 31 maggio e che prevede l’esclusione del controllo concomitante della Corte dei Conti sui progetti e sulle opere previste o finanziate con il PNRR e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari.

“Fondamentalmente si va a rendere più attrattivo, come da indicazione del Ministero per la pubblica amministrazione, il pubblico impiego e si cerca di far entrare persone competenti nella pubblica amministrazione – ha detto Giorgio Salvitti di Fratelli d’Italia e vicepresidente del gruppo parlamentare Civici d’Italia. – Abbiamo fatto tutto? Probabilmente no, ma tutto non si poteva fare. Continueremo? Sicuramente sì. Mi riferisco, tra l’altro, al trattamento accessorio per la valorizzazione dei lavoratori, degli enti di ricerca e dell’aumento del compenso per i vincitori di progetti di ricerca. Questo significa non far andar via dal nostro Paese i cervelli. Cerchiamo di farli restare nel nostro Paese”.

L’argomento del controllo concomitante della Corte dei Conti (Art 1 comma 12-quinquies), come prevedibile, ha tenuto banco fino alla fine, con l’opposizione dichiaratasi contraria. “In un momento delicato e al tempo stesso significativo come questo – ha affermato in aula il senatore Tino Magni del Gruppo Misto (Allenaza Verdi e Sinistra) – decidete di trasformare il presente decreto-legge in uno scontro ideologico con la Corte dei conti. È evidente, infatti, il tentativo di addebitare i vostri ritardi e le vostre incapacità nell’attuazione dei progetti del PNRR, tacciando di iperburocrazia il giusto compito di controllo concomitante della Corte dei conti; il tutto quando proprio pochi giorni fa la struttura di missione del PNRR ci ha fatto sapere, con dati del 2023, quali sono le misure maggiormente a rischio”.

Le novità del decreto legge

Il decreto interviene al fine di consentire alle pubbliche amministrazioni, sulla base delle necessità espresse, il potenziamento delle proprie strutture, con particolare riguardo a quelle coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o nella tutela della salute e dell’incolumità pubblica. Il testo innalza al 12%, fino al 31 dicembre 2026, la percentuale massima per la copertura con personale estraneo alle amministrazioni pubbliche dei posti dirigenziali di amministrazioni che rivestono il ruolo di stazioni appaltanti per il PNRR. Inoltre si incrementano, come già previsto in base agli stanziamenti effettuati con la legge di bilancio per il 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234), le dotazioni organiche delle amministrazioni centrali, dando termine al 30 giugno per la conseguente riorganizzazione delle strutture e con la previsione delle relative procedure di assunzione del personale.

Si potenziano le dotazioni organiche delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo delle Capitanerie di porto, dei Vigili del fuoco, del personale militare e di polizia e si prevede l’istituzione e la disciplina della carriera dei medici nel Corpo di Polizia Penitenziaria.

Si istituisce l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico, con abrogazione dell’Osservatorio nazionale del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche e della Commissione tecnica per la performance.

Sono destinati contributi al potenziamento della struttura organizzativa della Lega italiana per la lotta contro i tumori.

Per l’anno scolastico 2023/2024, si prevede una procedura straordinaria di reclutamento per i docenti, inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli appositi elenchi aggiuntivi, che sono in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno. Inoltre, si interviene sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’istruzione e del merito, in modo da sbloccare le procedure per il relativo reclutamento.

Si prevedono specifiche disposizioni in relazione al trattamento accessorio per la valorizzazione del personale degli enti di ricerca.

Si introduce, infine, una disposizione che riguarda titoli preferenziali per la qualifica di agente ed ispettore fitosanitario.

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