I bandi resistono alla pandemia, 1,8 miliardi nel 2021
Bassa la quota di mercato appannaggio dei liberi professionisti
La pandemia da Covid-19 “non sembra aver avuto effetti sul mercato dei servizi di ingegneria e architettura”, giacché “negli ultimi due anni, infatti, il mercato è addirittura cresciuto” e, nel 2021, “comprendendo anche gli importi destinati alla progettazione nelle gare con esecuzione, si registra un importo complessivo dei bandi pubblicati che si aggira intorno a 1 miliardo e 840.000 euro, circa 200.000 euro in più rispetto all’anno precedente, che a sua volta aveva segnato un consistente rialzo, rispetto al 2019”.
Questo quanto affiora dalla lettura del periodico rapporto dedicato al mercato dei Servizi di ingegneria e architettura dal Centro studi del Consiglo nazionale degli ingegneri.
Per quanto riguarda le aggiudicazioni, si legge, “la quota di mercato appannaggio dei liberi professionisti, nelle loro diverse tipologie lavorative, seppur consistente in termini di gare aggiudicate (40,3% delle gare), si conferma ancora alquanto ridotta in termini di importi aggiudicati (11,3% degli importi): anche aggiungendo alla quota “esclusiva” dei liberi professionisti quella delle aggiudicazioni di Rti, o Ati miste (ossia di raggruppamenti o associazioni tra società e professionisti), sebbene il numero di gare aggiudicate salga ben oltre il 53%, la quota di importi aggiudicati arriva ad appena il 22% del totale”, recita il dossier. E ciò si spiega col fatto che “i liberi professionisti si aggiudicano per lo più gare di importi ridotti con importo a base d’asta inferiore a 75.000 euro”, pari, cioè, a “circa i due terzi, sia in termini numerici, che di importi ottenuti”, si legge, infine.
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