Gentiloni avverte: "Sul Recovery italiano c'è ancora molto da fare"
"Il lavoro fatto fin qui dal governo precedente è un punto di partenza coerente con i grandi orientamenti e le priorità, ma al tempo stesso c'è ancora molto da fare per rafforzare questo piano".
Lo ha dichiarato il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, parlando del Recovery plan italiano in audizione alle commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Ue di Camera e Senato. “Si sta lavorando con contatti continui tra gli uffici del governo che fanno questo lavoro e gli uffici che dipendono da me e dal segretario generale della Commissione che sono quelli coinvolti a Bruxelles”, ha spiegato Gentiloni. “Penso che sia un lavoro positivo il fatto che sia stato centralizzato sul Mef, che naturalmente lavorerà soprattutto con i ministeri alla Transizione ecologica e la transizione digitale e con tutti i ministeri, ma che ci sia un punto di raccordo nel Mef certamente aiuterà il nostro work in progress”, ha aggiunto l’ex premier.
“Non possiamo dire di essere in ritardo perché la scadenza è il 30 aprile, ma certamente non è una passeggiata il fatto di completare e dare i rafforzamenti necessari nei tempi previsti. Sono convinto che il governo italiano, il presidente Draghi, il ministro Franco e tutte le autorità coinvolte, con l’orientamento del Parlamento, sapranno farlo in modo efficace” ha aggiunto Gentiloni, parlando ancora del piano italiano di Recovery. “Certamente abbiamo avuto alcune settimane di pausa, adesso il lavoro procede a buon ritmo. Abbiamo in generale riunioni settimanali con tutti i 27 Paesi per valutare, chiarire dubbi. Anche perché la regolamentazione è come sempre piuttosto complessa”, ha spiegato.
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