Flat tax medici e infermieri
Tassa al 15 per cento sugli straordinari.
In evidenza
La flat tax del 15 per cento sarà applicata alle retribuzioni di lavoro straordinario di medici e infermieri.
La misura è pensata per incentivare il lavoro extra del personale sanitario a fronte della mancanza di organico.
L’obiettivo finale è quello di ridurre i lunghi tempi di attesa attualmente previsti per l’accesso alle prestazioni.
Ai compensi erogati a medici e infermieri per le ore di lavoro straordinario sarà applicata la flat tax al 15 per cento.
È quanto previsto dal decreto liste di attesa, approvato ieri, 4 giugno, in sede di Consiglio dei ministri.
L’art. 12 della bozza, messa a disposizione dal Sole 24Ore e precedente all’approvazione da parte dell’esecutivo, stabilisce che i compensi erogati per lo svolgimento delle prestazioni aggiuntive del personale sanitario saranno oggetto di tassazione separata con aliquota ridotta.
Il comunicato stampa numero 84, pubblicato sul sito del Consiglio dei ministri, ha poi fornito ulteriori dettagli sulle novità oggetto di discussione.
In particolare, il decreto introduce misure per la riduzione dei tempi previsti per accedere alle prestazioni sanitarie.
L’applicazione dell’imposta agevolata, sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, ha l’obiettivo di incentivare i professionisti a lavorare di più, per far fronte alla carenza di personale.
L’aliquota ridotta al 15 per cento, che sarà applicata agli straordinari di medici e infermieri una volta che il testo del decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore, è la stessa già prevista per le partite IVA che rientrano nel regime forfettario.
Tale regime, introdotto dalla Legge di Bilancio 2015, prevede il versamento di un’imposta sostitutiva all’IRPEF per i soggetti fiscali che registrano ricavi o compensi annui fino a 85.000 euro.
All’art. 1, comma 64, della legge appena citata si legge:
“Sul reddito imponibile si applica un’imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, pari al 15 per cento.”
Il modello di tassazione agevolata prevede un’unica aliquota in sostituzione della tassazione IRPEF per aliquote e scaglioni.
Sul reddito viene applicata un’unica aliquota di tassazione, che è ulteriormente ridotta al 5 per cento per i primi cinque anni di attività.
Per applicare il regime forfettario è necessario il rispetto di determinati requisiti e sono previste clausole d’esclusione.
Per il 2024 è confermata anche la soglia antielusione di 100.000 euro. Superato tale limite di ricavi o compensi si uscirà immediatamente dal regime forfettario nel corso dell’anno.
Altre Notizie della sezione
L’Italia si sta estinguendo
11 Settembre 2024Secondo i dati Istat, le nascite nei primi sei mesi del 2024 sono state 178mila, ancora in calo dell’1,4% rispetto ai 180mila dello stesso periodo 2023.
Vietato l’accesso alla Camera a Maria Rosaria Boccia
11 Settembre 2024Maria Rosaria Boccia non potrà più accedere nelle sedi della Camera “fino a diversa deliberazione degli organi competenti”.
Lavoro inclusivo: opportunità e sfide per le persone con disabilità
10 Settembre 2024Il 17.09 a Roma il Cno siglerà un protocollo con Anffas, mirato a inserire nel mondo del lavoro le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo.