Anno: XXV - Numero 51    
Mercoledì 27 Marzo 2024 ore 13:15
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Emendamento Manovra, sulle accise dei carburanti clausola di salvaguardia da 3 miliardi in tre anni

Una clausola di salvaguardia da oltre tre miliardi di euro in 3 anni, con aumenti delle accise sui carburanti dal 2021

Emendamento Manovra, sulle accise dei carburanti clausola di salvaguardia da 3 miliardi in tre anni

È  la novità che emerge dalle coperture di un emendamento alla legge di bilancio. L’incasso previsto, che rivede al rialzo clausole già esistenti, è di 868 milioni nel 2021, 732 milioni nel 2022 e 1,522 miliardi nel 2023: in totale 3,122 miliardi di aumenti pronti a scattare dal 2021 se la clausola non sarà sterilizzata. Dopo settimane di tavoli di maggioranza e ipotesi, cambia ancora la legge di Bilancio. Arriva una “Robin tax” sui concessionari, viene quasi azzerata la tassa sulle auto aziendali e si riduce del 70% la “plastic tax”.  Il governo tenta di portare in Aula la Manovra lunedì prossimo, in una corsa contro il tempo che tuttavia non scongiura il rischio del via libera finale solo tra Natale e Capodanno. Lo fa presentando un emendamento unico alla Manovra composto da una ventina di misure per un totale di 1,7 miliardi: per coprire lo stop alle “microtasse” viene inserita una clausola di salvaguardia che farebbe aumentare le accise sulla benzina. I nodi politici però non sono tutti risolti: Iv storce il naso sulla “Robin tax” e chiede l’abolizione totale della tassa sulla plastica e anche della sugar tax, che potrebbe essere cambiata alla Camera. A Montecitorio, intanto, prende la sua forma definitiva il decreto fiscale, su cui giovedì sera si voterà la fiducia e che verrà blindato al Senato. Al giro di boa finale, il testo torna in commissione per alcune modifiche, che servono a risolvere problemi di coperture. Resta la riduzione della polizza Rc auto, con l’applicazione della classe di merito più favorevole a tutti i componenti di ciascuna famiglia: l’adeguamento potrà scattare al momento del rinnovo della polizza. Una misura che ‘ desta l’allarme di Ania perché avrebbe l’effetto di aumentare i prezzi. Salta dal decreto fiscale, per mancanza di coperture, il bonus per l’acquisto di airbag per la moto. Quanto al 730, resta lo slittamento da luglio a settembre della scadenza ma non ci sarà l’allargamento della platea dei contribuenti. Infine, come annunciato, viene stralciata anche la norma per rinviare le regole di trasparenza delle fondazioni politiche, che aveva diviso la maggioranza. Il Pd ritira la sua proposta ma, d’intesa con il M5s, presenterà un ordine del giorno che impegni a inserire in manovra una norma che riduca la platea delle fondazioni coinvolte, escludendo quelle che hanno o hanno avuto legami con amministratori locali, come i consiglieri comunali.

Quanto alla Manovra, la novità principale e’ l’aumento del 3% per tre anni dell’ Ires sul reddito complessivo netto dei concessionari. La misura, voluta dal Pd, è destinata a far discutere, anche perché si applica anche ad Autostrade, mentre è in corso l’istruttoria per la revoca della concessione (con la spinta del M5s e una posizione più fredda del Pd). L’aumento dell’Ires sostituisce la stretta sull’ammortamento che era previsto per i soli concessionari autostradali. Ed è una sorta di “Robin tax” che destina i 647,1 milioni stimati nel 2020 (369,8 milioni nel 2021 e 2022) a migliorare le infrastrutture e combattere il degrado sociale. L’aumento scatta per chi gestisce porti, aeroporti (esprime “preoccupazione” Assaeroporti), autostrade, lo sfruttamento di acque minerali, la produzione di energia elettrica, le ferrovie, le frequenze radio tv e telefoni. Sono salvi i balneari e le concessioni petrolifere.

Tra le novità annunciate in Manovra c’è poi la scomparsa del bollo sui certificati penali, l’arrivo di 40 milioni per i Vigili del fuoco e 50 milioni per il sostegno agli affitti. C’e’ poi il quasi azzeramento, con solo un milione di incasso nel 2020, della tassa sulle auto aziendali: non solo slitta a luglio e si applica alle nuove immatricolazioni, ma si articola in 4 fasce in base alle emissioni. I mezzi in fringe benefit concorreranno al reddito per il 25% per le auto piu’ ecologiche mentre si arriverà al 60% per quelle che piu’ inquinanti. Infine, la plastic tax: si dimezza l’imposta, a 50 centesimi al chilo, e si escludono i prodotti che contengono plastica riciclata, tutti i contenitori di medicine e dispositivi medici.

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