Conte rilancia sull’Iva: «Taglio per chi paga con il bancomat»
Rivendica le misure che diventano vigenti in questi giorni, come il taglio del cuneo fiscale. Promette che il dl Semplificazioni sarà «la madre di tutte le riforme».
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Dice di non temere «alcuna risoluzione del Parlamento tantomeno sul Mes». Giuseppe Conte spazia da un argomento all’ altro prima durante il question time della Camera, poi rispondendo ai cronisti fuori da Montecitorio, poi ancora su Facebook, rivendicando i risultati del governo: «A partire da oggi scattano alcune novità che miglioreranno la vita dei cittadini. Con il taglio del cuneo fiscale, 16 milioni di lavoratori avranno un aumento in busta paga da fine luglio, anche fino a 100 euro in più al mese. Siamo intervenuti potenziando l’ecobonus e il sismabonus fino al 110%. Un provvedimento che il Parlamento in questi giorni sta ulteriormente migliorando e che permette a migliaia di famiglie di intervenire a costo zero, grazie al sostegno dello Stato, per rendere la propria abitazione ecosostenibile. Abbiamo introdotto, inoltre, un credito di imposta del 30 per cento a favore di esercenti e professionisti sulle commissioni per i pagamenti tramite Pos da parte dei clienti». Insomma una carrellata di rivendicazioni che serve anche respingere le accuse di vivacchiare, di non prendere decisioni sul Mes e di continuare a promettere un provvedimento sulle semplificazioni che resta al momento in alto mare, anche se lui lo definisce «uno snodo fondamentale per modernizzare e velocizzare il Paese». È anche il giorno in cui i partiti di opposizione ricevono una lettera in cui il capo del governo si dice disposto ad un confronto istituzionale per definire insieme il piano di rilancio del Paese. E la risposta di Berlusconi, Salvini e Meloni è più o meno univoca: «Andremo e porteremo le nostre proposte». E se Salvini al Senato continua a conquistare senatori M5S poco male: «Francamente la mia preoccupazione non è l’ attività che fanno altri per acquisire altri parlamentari, i numeri ci sono ancora. Confido nel senso di responsabilità anche perché stiamo lavorando per creare le premesse per rendere ancora più efficace il piano di rilancio». A Montecitorio, nella risposta ad un’ interrogazione, Conte poi fa trapelare una delle ipotesi allo studio, quella di uno sgravio dell’ Iva legato ai pagamenti digitali: «L’ipotesi, su cui si può anche ragionevolmente lavorare, a mio avviso è quella di mettere insieme due istanze, dando una scossa ai consumi attraverso un possibile sgravio dell’Iva per chi ricorre alla moneta elettronica. In sostanza, si potrebbe delineare un meccanismo incentivante che combina l’esigenza di rilanciare, sì, la domanda, ma insieme anche di modernizzare il Paese e di incentivare i pagamenti digitali». Poi c’ è la parte dedicata al negoziato in corso in Europa: «Ogni decisione sulle risorse sarà condivisa doverosamente con il Parlamento. In queste ore il governo sta conducendo un’ intensa attività diplomatica per garantire una risposta Ue adeguata», dice Conte. «Ne ho parlato in questi giorni con il premier Rutte e la cancelliera Merkel: da parte italiana resta l’ obiettivo di un’ intesa rapida che mantenga l’ ambizione di partenza», ha aggiunto il premier. Il tema sarà discusso al Senato il 15 luglio con le comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo del 17 e 18. Ma Conte sgancia anche il dibattito attuale sul Mes, dalle scelte complessive di politica fiscale o economica. «A settembre l’ Italia presenterà il suo piano di rilancio e non vi è alcuna connessione tra una eventuale decisione di usare le linee di credito del Mes e le scelte generali di politica di bilancio».
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