Cinque milioni di studenti tornano in aula
La geografia delle ripartenze
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È la giornata del rientro a scuola per 5 milioni di studenti dopo la pausa natalizia: tornano in classe, con poche eccezioni, i bambini delle materne, delle elementari e i ragazzi delle medie di quasi tutta l’Italia, compresi gli studenti delle seconde e terze medie che in alcuni territori non hanno frequentato per diverse settimane prima di Natale perchè in zone rosse o in Regioni i cui presidenti (come in Piemonte) avevano emanato ordinanze restrittive rispetto alla normativa nazionale. Si va avanti così per qualche giorno in attesa delle ordinanze del ministero della Salute dopo il monitoraggio di venerdì 8 gennaio da parte della cabina di regia (nelle eventuali nuove zone rosse vanno in didattica a distanza seconda e terza media e si resta in Dad al 100% nelle scuole superiori).
Per le scuole superiori, il 7, l’8 e il 9 gennaio si riparte da remoto al 100%; mentre da lunedì 11 gennaio gli studenti tornano in presenza al 50%. Tuttavia solo otto Regioni (Lazio, Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Sicilia e Valle d’Aosta) si sono uniformate alla data di rientro in classe decisa dal governo. Nelle restanti, il ritorno – sempre al 50% – è spostato o al 18 gennaio (come in Piemonte e in Molise) o al 25 gennaio (come in Campania), o addirittura al 1° febbraio come in Veneto, Friuli Venezia Giulia, nelle Marche, in Calabria e probabilmente (è attesa l’ordinanza) anche in Sardegna.
Più nel dettaglio, In Piemonte gli studenti delle scuole superiori torneranno in classe non prima del 18 gennaio «compatibilmente con l’andamento dell’epidemia». In Umbria le superiori potrebbero essere in classe al 50% dall’11 gennaio, tuttavia la Regione sta valutando un ulteriore rinvio, per prorogare la dad almeno fino a metà gennaio. In Molise il presidente della Regione Donato Toma, ha emanato una nuova ordinanza che dispone la sospensione dell’attività di didattica in presenza per tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado fino al 17 gennaio. Viene data la facoltà ai sindaci di consentire il prosieguo soltanto per le scuole primarie. In Campania le scuole riapriranno lunedì 11 gennaio per gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria. A partire dal 18 gennaio sarà valutata la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.
In Puglia il governatore Emiliano ha stabilito la didattica integrata a distanza fino al 15 gennaio per ogni ordine e grado. In Basilicata si sta valutando se far partire le scuole superiori in presenza l’11 gennaio oppure a fine mese. In Sardegna il ritorno in classe per le superiori, sempre nel rispetto del 50% degli studenti in presenza, non avverrà prima del 18 ma con un’ipotesi concreta che arriva fino al 1 febbraio.
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