Anno: XXV - Numero 66    
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Boom di controlli sui conti e sulle fatture

Controlli a tappeto su tutto il territorio italiano

Boom di controlli sui conti e sulle fatture

La Guardia di Finanza ha incrementato le verifiche fiscali che, nel 2019, hanno superato di gran lunga la quota di 635mila interventi facendo segnare un incremento delle indagini finanziarie dell’1,3% rispetto all’anno precedente.

I militari delle Fiamme Gialle, infatti, per quanto riguarda i controlli strumentali su documentazione fiscale e contabile nei settori delle imposte dirette e dell’Iva, hanno superato quota 527mila registrata nel 2018. Tutte le attività volte a contrastare l’evasione fiscale sono contenute nella Relazione sono contenuti nella Relazione sul rendiconto generale dello Stato consultabile sul sito della Corte dei Conti che è stato pubblicato il 25 agosto scorso, come si legge su ItaliaOggi.

Rispetto agli ultimi cinque anni (2015-2019), l’attività della Gdf ha visto un incremento di oltre 35mila unita (+6%). La riflessione che scaturisce è che, rispetto ai numeri dei controlli che sono stati effettuati dall’Agenzia delle Entrate, la Guardia di finanza abbia investito più risorse sull’attività di verifica del territorio, specialmente su quella strumentale grazie alla quale si ha una fonte di dati maggiore che si traduce in mirate ed approfondite verifiche. Si pensi che, ogni giorno, sono circa 1.700 in media i controlli delle Fiamme Gialle che spaziano su ogni campo: dai controlli su aziende alle operazioni anti-Covid, dal pattugliamento quotidiano del territorio ad operazioni di controllo della merce su un autocarro.

Inoltre, semplicemente dalla targa di un’autovettura, si può risalire ad elementi importanti che possono far scattare successive indagini. Per quanto riguarda, invece, il ricorso alle indagini finanziarie, anche in questo caso c’è un importante aumento nei controlli rispetto all’anno precedente (+10%). Aumenta anche l’ammontare dei maggiori imponibili determinati a seguito di tali indagini (+8,6%).

Sommando i dati delle indagini finanziarie con quelle effettuate dall’Agenzia delle Entrate emerge che, nel 2019, il numero complessivo di contribuenti nei confronti dei quali è stata attivata un indagine finanziaria da parte delle due amministrazioni ha superato quota 12.000 contro le 9.900 del 2018.

Insomma, il lavoro della Guardia di finanza è egregio, quotidiano e su più fronti. Fondamentale la loro opera sul territorio. Soltanto negli ultimi giorni sono stati messi a segno due importanti “colpi”: un maxi sequestro di scarpe Hogan contraffatte che venivano vendute come autentiche in un negozio di Bellaria Igea Marina, in provincia di Rimini, scovato dalle Fiamme Gialle che sono riusciti a risalire anche al laboratorio, nelle Marche, dove venivano confezionate le calzature. È invece notizia di questa mattina il sequestro di 30 milioni di euro riconducibili agli imprenditori catanesi Antonino e Salvatore Leonardi: riguardano un importante compendio aziendale, costituito da 48 immobili di pregio situati a Catania ed Aci Castello, 5 rapporti finanziari e 20 veicoli commerciali, intestati alle società Leonhouse e Eta Service, le cui quote sono state parimenti sottoposte a sequestro.

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