"Vogliamo curarli, i No Vax ci fanno scrivere dagli avvocati"
La sconcertante testimonianza del primario di Terapia intensiva di Schiavonia
Medici che ricevono lettere da parte di avvocati, che diffidano e pretendono, per i pazienti, determinate cure e terapie, magari neppure esistenti. È la sconcertante testimonianza riportata al quotidiano “Il Gazzettino” da Fabio Baratto, primario di Terapia intensiva dell’ospedale di Schiavonia, divenuto Covid Hospital per l’azienda Ulss 6 Euganea. E non si parla di una qualche sporadico caso, ma di episodi che stanno diventando ormai abituali.
Tra l’altro, sottolinea il medico, spesso in queste missive viene fatto riferimento a “terapie mai riconosciute né da Aifa, né dall’organizzazione mondiale della Sanità, né tanto meno da studi recenti”. Laddove, uno strumento davvero efficace, per la lotta al virus, ci sarebbe eccome: il vaccino.
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