Investimenti online. Truffe articolate e raffinate. L’ultima scoperta
È stata scoperta un'enorme rete di siti di investimento falsi interconness, composta da oltre 11.000 domini, prende di mira in modo specifico l'Europa.
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Le truffe tramite siti di investimento falsi non sono una novità. In questo caso, i ricercatori del Group-IB, multinazionale specializzata in cybersecurity, hanno scoperto una rete organizzata con 11.197 domini, 5.091 dei quali ancora attivi. Sono siti destinati ad Europa e Nord America.
La truffa inizia con una pubblicità, anche su WhatsApp o via mail, o un post sui social media. I truffatori utilizzano testimonianze false, spesso di personaggi noti, per promuoversi, nonché account YouTube e Facebook. La vittima si imbatte in un sito che mostra opinioni e importi ricevuti inventati. Viene quindi invitata a inserire i suoi dati, poi riceve una chiamata da un “advisor” che la incoraggia a investire, con un importo minimo di 250 euro. La vittima ha poi accesso a un dashboard, con cifre false, che dovrebbe mostrargli l’andamento del suo investimento e incoraggiarlo ad aggiungere ancora più soldi per aumentare i profitti. Quando la vittima tenta di ritirare le vincite, le viene chiesto di depositare ancora più denaro per raggiungere il limite minimo di prelievo e il sistema va avanti così. I truffatori riutilizzano le informazioni anche rivendendole sul dark web.
Questi siti di solito scompaiono dopo poco tempo, settimane o mesi.
Partendo dal presupposto che i soldi non crescono sugli alberi selvaggi e chi ci propone un investimento non è un benefattore ma risponde ai propri interessi o del suo datore di lavoro, il primo campanello d’allarme è la sede legale di chi ci fa la proposta: diffidare soprattutto di quelle fuori Ue o Usa.
Web. Verificare le recensioni su siti o forum indipendenti di cui si ha fiducia o conoscenza.
Mail e WhatsApp:
– ignorare i messaggi non richiesti;
– in caso di dubbio, chiedere al mittente di dimostrare la sua identità con informazioni aggiuntive, e se si va su un sito o altro, mai rispondere a domande;
– diffidare di chi chiede di effettuare una qualsiasi azione in modo urgente;
– ignorare la richiesta di installazione di specifiche app;
– non effettuare la connessione a link sospetti, soprattutto facendo attenzione alla Url, spesso con parole difformi da quello che vantano di essere.
Aduc, Vincenzo Donvito Maxia
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