In piazza i precari dell'Agenzia nazionale per i lavoro: Subito le assunzioni
Loro che dovrebbero cercare lavoro agli altri non ne hanno uno stabile
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E contro il virus della precarietà scenderanno in piazza, a distanza di sicurezza, indossando le mascherine bianche: quelle dei lavoratori invisibili. Sono gli operatori con contratti di collaborazione Cococo dell’Anpal Servizi, l’azienda che opera sotto il controllo dell’Agenzia nazionale delle politiche attive per la promozione dell’occupazione del ministero del Lavoro. La stessa che, con uno stanziamento di 270 milioni di euro nel triennio 2019–2021, deve occuparsi di assistere chi riceve il reddito di cittadinanza nella ricerca di un impiego. Da oltre due anni stanno conducendo una trattativa per chiedere di essere stabilizzati. E mercoledì 3 giugno alle 11 saranno di nuovo a protestare davanti alla sede centrale di Anpal Servizi in via Guidubaldo del Monte 60, ai Parioli. La mobilitazione è stata decisa dopo le ultime comunicazioni dell’Amministratore Unico di Anpal Servizi, e in particolare le dichiarazioni di quest’ultimo durante l’audizione della Commissione Lavoro del Senato dello scorso martedì (26 maggio), le lavoratrici e i lavoratori delle Clap (Camere del lavoro autonomo precarie) di Anpal Servizi. Tre le richieste: la stabilizzazione immediata di tutta la platea dei precari “storici”, da completarsi, in un’unica tornata, entro luglio 2020; procedure di stabilizzazione tempestive e semplificate, come sta avvenendo in diversi altri comparti della Pubblica Amministrazione – in deroga alla normativa vigente, vista la drammatica emergenza sanitaria –, e tenute in conto le tante prove selettive già superate dai precari nel corso degli anni e “l’immediato riconoscimento delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario, primo sindacato per numero di iscritte/i in azienda”.
Fonte. La Repubblica
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