Rapporto Consulenti del Lavoro: le competenze più richieste dal mercato del lavoro
Analisti e progettisti software sono le figure professionali cresciute più di tutte negli ultimi cinque anni, ben 33,7 mila unità tra il 2014 e il 2018 e di queste oltre 10 mila solo lo scorso anno.
In evidenza
![Rapporto Consulenti del Lavoro: le competenze più richieste dal mercato del lavoro](https://www.mondoprofessionisti.it//img/default-600.jpg)
I numeri sono quelli dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro dal titolo “I fabbisogni professionali delle imprese. L’analisi della domanda di professioni del futuro: hard e soft skill”. L’indagine ha lo scopo di analizzare le prime dieci professioni “vincenti”, che dal 2014 al 2018 hanno registrato la maggiore crescita (+1.151,4 milioni di posizioni lavorative), e quelle considerate invece “perdenti”, che sono state spiazzate dall’evoluzione tecnologica o da fenomeni di crisi. Nelle prime in cima troviamo come detto sopra analisti e progettisti software, seguiti da contabili e professioni assimilate (+24,8 mila), disegnatori industriali (+21,7 mila), professioni sanitarie riabilitative (+21,2%) etecnici esperti in applicazioni (+20 mila) e i programmatori (+13,5 mila). Diverse la loro collocazione geografica: se nelle regioni del Nord in testa alla classifica si trovano le professioni legate alla rivoluzione tecnologica, nel Mezzogiorno risultano vincenti i white job, legati ai lavori specialistici socio-sanitari. Per quanto riguarda la professioni “perdenti”, quella che ha registrato la maggiore contrazione della domanda è quella degli addetti all’immissione dati (-172,1 unità negli ultimi 5 anni), la cui scomparsa è imputabile alla diffusione dei processi telematici di acquisizione delle informazioni. A seguire troviamo gli esercenti alle vendite al minuto, diminuiti di 89,5 mila unità e a seguire gli specialisti in contabilità e problemi finanziari (-37,2 mila). Il rapporto redatto dall’Osservatorio si focalizza anche sulle caratteristiche richieste e ritenute indispensabili dalle imprese nel momento in cui decidono di assumere. Nel dettaglio tra le soft skill più importanti troviamo: essere persistenti, riconoscere i problemi e avere la capacità di lavorare in gruppo. Soft skill che possono incidere anche sulle retribuzioni d’ingresso: ad esempio, continua l’Osservatorio, l’aumento in busta paga è del 25,1% relativamente al requisito della persistenza, dell’8,4% del primo stipendio per l’attitudine a riconoscere problemi e al 6,3% per la capacità di lavorare in gruppo.
Altre Notizie della sezione
![Slitta il target nazionale sul fascicolo sanitario elettronico](https://www.mondoprofessionisti.it/wp-content/uploads/2021/12/gimbe-230x165.jpg)
Slitta il target nazionale sul fascicolo sanitario elettronico
25 Luglio 2024Al 2° trimestre 2024 raggiunta l’unica scadenza europea: 2.700 borse di studio per i Mmg.
![Renzi indica la via: «Noi a sinistra»](https://www.mondoprofessionisti.it/wp-content/uploads/2024/07/matteo-renzi-2-3-230x165.jpg)
Renzi indica la via: «Noi a sinistra»
23 Luglio 2024Il leader di Iv: «Il campo largo unica alternativa a lustri di governo Meloni» Caccia al riposizionamento: lo spazio al centro si riduce ma c’è chi non ci sta: Marattin si sfila, Calenda lo attacca.
![Welfare, Ebipro apre alle co.co.co.](https://www.mondoprofessionisti.it/wp-content/uploads/2019/10/Ebipro-230x165.png)
Welfare, Ebipro apre alle co.co.co.
22 Luglio 2024Con il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro degli studi professionali, sottoscritto lo scorso 16 febbraio, le parti sociali hanno definitivamente esteso le tutele anche alle collaborazioni coordinate e continuative.