Istituto Nazionale Tributaristi. Il Paese ha bisogno di uno shock burocratico
Alemanno (Int): al tavolo, istituito nel 2011, giornate di discussioni, pagine e pagine di indicazioni, addirittura ne erano state individuate oltre 700 tipologie, partendo dalle appena 200 già censite dal Mef, ma poi nulla
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Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, preso atto che la storia infinita della riduzione/eliminazione delle c.d. tax expenditure, ovvero le varie detrazioni, deduzioni e benefici fiscali è tornata alla ribalta, data la necessità di recuperare risorse per la prossima legge di bilancio e scongiurare l’aumento dell’IVA, evidenzia come tutto ciò si ripeta ciclicamente; “ Tutto ciò va avanti da anni, abbiamo anche partecipato all’apposito tavolo, istituito dall’allora Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti nel 2011, con il nostro Coordinatore della Commissione nazionale fiscalità Giuseppe Zambon, giornate di discussioni, pagine e pagine di indicazioni, addirittura ne erano state individuate oltre 700 tipologie, partendo dalle appena 200 già censite dal MEF, ma poi nulla. Comprendo che non sia semplice stabilire quali siano inutili o addirittura dannose, in quanto se anche lo fossero, non lo sarebbero per tutti ovviamente. Bisognerebbe però che oltre al taglio delle tax expenditure, anche se nessuno ancora indica quali, si riducessero in modo drastico i costi da burocrazia. Il Paese non ha bisogno solo di uno shock fiscale, ma anche e forse soprattutto di uno shock burocratico, mettendo al centro dell’opera del legislatore l’interesse dei contribuenti, magari di quelli corretti. Questa si sarebbe una rivoluzione.”
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