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Ungdcec (dottori commercialisti), categoria più forte

De Lise incontra De Micheli (responsabile del Piano per il Pd)

Ungdcec (dottori commercialisti), categoria più forte

“Riconoscere la figura del dottore commercialista quale intermediario abilitato nella fase di progettazione e supporto alle imprese e alla pubblica amministrazione; prevedere l’obbligo di certificazione da parte di un professionista iscritto all’Albo dei dottori commercialisti per tutte le spese sostenute a valere sui fondi del Pnrr” ed “inserire nei bandi, tra le spese ammissibili di agevolazione, i costi sostenuti per lo studio di fattibilità, le consulenze economico-finanziarie e le spese di certificazione”: ecco le richieste che l’Unione giovani dottori commercialisti (Ungdcec) sottopone alle istituzioni nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“I provvedimenti – ha detto il presidente del sindacato professionale Matteo De Lise – andrebbero a snellire la fase dei controlli da parte delle pubbliche amministrazioni competenti, garantendo maggiore velocità nell’erogazione delle risorse a beneficio delle imprese”.

Il vertice dell’Ungdcec si è espresso così a margine dell’incontro, nella sede del Partito democratico, con la parlamentare Paola De Micheli, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e attuale responsabile Pnrr del Pd. “La discussione non ha riguardato soltanto il Pnrr ma anche la detassazione di premi produttività e straordinari, un’altra proposta nata nelle commissioni dell’Unione, volta a contrastare l’inflazione e il caro vita delle famiglie italiane”, ha sottolineato De Lise.

    “Valuteremo con attenzione le proposte dell’Unione giovani dottori commercialisti nell’ambito del Pnrr e non soltanto” ha affermato De Micheli, riferendo che “con De Lise c’è stato un colloquio informale molto fattivo e di grande interesse, vogliamo ascoltare la voce dei commercialisti, sapendo che ci sarà bisogno del contributo dei professionisti per far ripartire l’Italia”.

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