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La riforma fiscale segna una svolta epocale per l’Italia

I Commercialisti di Catania ieri a convegno

La riforma fiscale segna una svolta epocale per l’Italia

Ribadire l’importanza del diritto al contraddittorio preventivo, alleggerire gli adempimenti dichiarativi, prevedere interventi volti alla semplificazione delle norme tributarie, ma soprattutto riorganizzare il sistema fiscale. Questi gli obiettivi della cosiddetta “Legge delega fiscale” che «segna di fatto un cambio culturale per lItalia».

Si è discusso di questi temi ieri (27 giugno) all’Hotel Nettuno di Catania nel corso del convegno “La Riforma Fiscale: spunti di riflessione per professionisti ed imprese” organizzato dall’Odcec (Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili) di Catania, con il patrocinio del Cndcec (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili), della Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti e dell’Associazione Nazionale Giudici Tributari

«La riforma fiscale rende più efficiente il sistema tributario italiano e facilita il compito dei professionisti chiamati a supportare i contribuenti – ha affermato Roberto Pulvirenti, consigliere Odcec Catania che ha moderato l’evento – si tratta di un intervento esteso che ha l’ambizione di riordinare la materia». Ai lavori sono intervenuti per i saluti istituzionali Gioacchino Puglisi (garante del contribuente della Sicilia) e Francesco Lucifora (Consiglio Nazionale di Presidenza della Giustizia Tributaria – presidente A.N.G.I.T.) in collegamento da remoto. «Questa legge delega fiscale è il risultato di una stretta collaborazione tra le istituzioni (Mef e Agenzia delle Entrate) e i dottori commercialisti – ha dichiarato Salvatore Virgillito presidente odcec di Catania – Da questa riforma giunge la conferma che la sinergia con i professionisti può produrre testi efficaci che interessano non solo la fiscalità ma l’intero Paese. Una maggiore razionalizzazione del sistema tributario offrirà un miglioramento complessivo dei rapporti tra fisco e contribuente». 

 «Nella riforma fiscale i commercialisti hanno svolto un ruolo principale scrivendo insieme al Mef la norma – ha dichiarato Aldo Campo, consigliere CNDCEC con delega al Lavoro – Il percorso di riqualificazione della nostra professione procede rapidamente, l’obiettivo è migliorare il rapporto tra fisco e contribuente. Finalmente c’è stata una inversione di tendenza, saremo utili per i nostri clienti e per il Paese intero». 

Di prestigio il tenore degli interventi dei relatori: «La legge 130 del 2022 ha finalmente dato spazio alla riforma della giustizia tributaria, legge che ha molti punti di riforma che vanno analizzati – ha affermato Rosa DAngiolella, consigliere CNDCEC con delega al Contenzioso Tributario – La riforma era auspicata da molti e da molto tempo. La tenuta del sistema economico dipende da queste novità legislative. La riforma ha interessato la parte ordinamentale e processuale e i punti sono assolutamente rilevanti sia nella parte ordinamentale che in quella processuale». Pasquale Saggese (coordinatore area diritto tributario Fondazione Nazionale di Ricerca Dottori Commercialisti) ha approfondito il tema della revisione del procedimento accertativo: «L’articolo 15 della Legge delega introduce dei principi e dei criteri direttivi che vanno nella direzione di rendere il rapporto tributario, nella fase endoprocedimentale, quindi prima dell’accertamento, più equilibrato». 

 

 

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