Notai in prima linea per attuare la riforma del terzo settore
Abbate (consigliere nazionale), attenti alla gestione della fragilità
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Il Notariato italiano “è in prima linea nell’attuazione della riforma del Terzo settore, anche in considerazione del ruolo focale attribuito dal legislatore con riguardo alla costituzione e all’operatività degli enti non profit, protagonisti della gestione delle fragilità sociali: c’è, però, bisogno di evoluzione normativa” e, soprattutto, di “senso civico nell’applicazione del diritto, per consentire, ad esempio, a coloro che, a causa di patologie degenerative, si esprimono tramite puntatore oculare e sintetizzatore vocale, di manifestare la propria volontà negoziale in atti pubblici”. A dichiararlo il consigliere nazionale del Notariato con delega al Terzo settore e sociale Gianluca Abbate, in occasione, questa mattina, al Senato, della conferenza di presentazione del testo “Gli adeguamenti statutari e il diritto transitorio del Terzo Settore” (edito da Giuffré) da lui curato, con la prefazione del presidente di Terzjus, Luigi Bobba, cui hanno partecipato, tra gli altri, la ministra per le Disabilità Erika Stefani, la vicepresidente del Senato Anna Rossomando ed il senatore Elio Lannutti, presidente emerito di Adusbef.
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