Casa. Notai, sprint a flessibilità e alla 'sharing economy'
Dai professionisti riflessioni sui nuovi modelli dell'abitare
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Ripensare l’abitare (e il possesso dell’immobile): è un tema affrontato oggi, a Roma, nella seconda giornata del 56° congresso nazionale del Notariato, in cui si son puntati i fari su ‘cohousing’, ‘rent to buy’ e diritto di proprietà temporaneo.
La flessibilità, dunque, è emerso nel corso di una tavola rotonda promossa dai professionisti, “è diventata un modello di vita con un ricorso sempre più massiccio alla ‘sharing economy’ che dalla mobilità si è estesa anche alla casa, soprattutto per i più giovani”.
Secondo una ricerca realizzata da Ipsos per la società di co-living Dove Vivo, su un campione rappresentativo di 3.000 giovani tra i 18 e i 34 anni equamente distribuiti tra Italia, Francia e Spagna per indagare lo loro intenzioni nell’immediato futuro, “gli italiani sono risultati i più desiderosi di conquistare la libertà e fare esperienze di studio e lavoro lontano da casa, laddove sette su dieci immaginano nel loro futuro professionale uno spostamento”, recita una nota. Il Consiglio nazionale del Notariato, in virtù di tali esiti dell’indagine, “pone l’accento su vecchi e nuovi modelli dell’abitare, oltre alla messa a regime delle agevolazioni fiscali under36 per l’acquisto dell’abitazione, in particolare per dare una migliore disciplina al ‘rent to buy’ e una nuova regolamentazione al ‘cohousing’ e alla proprietà temporanea”, si legge, infine.
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