Int. La riforma fiscale legata a quella della giustizia tributaria
Presidente Int, adesione a petizione per sensibilizzare governo
“La necessaria ed attesissima riforma fiscale non può prescindere dalla riforma strutturale della giustizia tributaria”: a pensarla così il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, che ha annunciato l’adesione dell’ Associazione nazionale di tributaristi alla raccolta di firme promossa sul sito https://www.change.org/p/per-la-riforma-strutturale-della-giustizia-tributaria volta a sensibilizzare il governo a recepire le proposte riformatrici provenienti dalla componente accademica e professionale della Commissione Interministeriale nominata per questo scopo e che prevede l’istituzione di una nuova classe di magistrati tributari, nominati per concorso pubblico, con il mantenimento della magistratura onoraria per le controversie di valore inferiore a 3.000 euro. “Personalmente ho già aderito alla petizione, ora mi auguro che siano in tanti i tributaristi che faranno altrettanto, il mondo professionale al di là degli interessi quale parte attiva del processo tributario, deve sensibilizzare il Governo su una riforma che è necessaria per maggiormente tutelare i contribuenti ed al contempo le istituzioni stesse”, prosegue.
La petizione è stata promossa dall’avvocato tributarista Giorgio Infranca, che è anche membro del Comitato Int per la riforma fiscale, che dichiara: “Il piano di ammodernamento del nostro Paese previsto dal Pnrr non può prescindere da una riforma profonda e strutturale della giustizia tributaria, a garanzia degli interessi dei cittadini ma anche dell’erario. Solo attraverso la formazione di una nuova classe professionale di magistrati tributari, selezionati per concorso, è possibile innalzare il livello qualitativo delle decisioni in una materia, quale quella tributaria, sempre più complessa”, si chiude la nota dell’associazione professionale.
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