Anno: XXV - Numero 66    
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Ancl denuncia la mancata erogazione da parte dell’Inail degli assegni per il nucleo familiare ai lavoratori dipendenti.

I lavoratori che hanno chiesto l'erogazione dell'assegno al nucleo familiare, ad oggi, 2 maggio 2019, non lo percepiranno fino a quando l'Inps non organizzerà il servizio di comunicazione

Ancl denuncia la mancata erogazione da parte dell’Inail degli assegni per il nucleo familiare ai lavoratori dipendenti.

Non sono trascorsi molti giorni da quando l’Ancl ha segnalato un grave inadempimento posta in essere dall’lnall. Tuttavia, dobbiamo nuovamente chiedere la vostra attenzione su una differente questione che sta mettendo a dura prova il normale svolgimento dell’attività professionale dei Consulenti del Lavoro e delle imprese e sta creando anche un danno ai lavoratori. Peraltro, i consulenti del lavoro e le aziende hanno gia elaborato le buste paga per la liquidazione delle retribuzioni relative al mese di aprile. Con circolare n. 45 del22 ma”zo 2019,1’Inps ha stabilito che “a decorrere dal 1” aprile 2019 le domande di assegno per il nucleo familiare dei lavoratori dipendenti di aziende attive del settore privato non agricolo devono essere presentate direttamente all’lnps, esclusivamente in modalità telematica, al fine di garantire all’utertza il corretto calcolo dell’importo spettante e assicurare una maggiore aderenza alla normativa vigente in materia di protezione dei dati personali'(cfr. § 2 della circolare). ln ragione di quanto sopra, nella medesima circolare, veniva specificato che “gli importi calcolati dall’istituto (come descritto al precedente paragrafo 2) saranno messi a disposizione del datore di lavoro, che potrà prenderne visione’attraverso una specifica utility, disponibile dal 1″ aprile 2019, presente nel Cassetto previdenziale aziendale, con specifica indicazione del codice fiscale del lavoratore ed eventualmente di quello del richiedente, qualora i due soggetti non coincidano (ad esempio nel caso di madre separata senza posizione tutelata, che chiede la prestazione sulla posizione lavorativa dell’altro genitore)” (cfr. § 4.1 della circolare). “Dobbiamo, tuttavia, spiacevolmente segnalare – denuncia l’Ancl -che la utility citata nella circolare, che sarebbe dovuta essere attiva nel Cassetto previdenziale aziendale a partire dal 1’aprile 2019, non è stata ancora attivata. Fermo restando che questa inottemperanza dell’istituto sta provocando notevoli disagi alle aziende, a noi professionisti e ai lavoratori, questa Associazione da me presieduta deve constatare anche questa volta che gli istituti previdenziali, tra i quali anche l’lnps, non rispettano frequentemente i termini entro i quali organizzare un servizio pubblico di notevole rilevanza (i dati relativi all’importo dell’assegno sono utili per erogare le somme ai dipendenti che ne hanno diritto). Oltre a far presente che i termini di legge spesso non vengono rispettati, devo anche osservare che le scadenze per riorganizzare il servizio vengono individuate autonomamente dagli istituti, talvolta anche violando la legge. Sarebbe bastato indicare nella circolare che il lavoratore – conclude l’Ancl – o l’istituto avrebbe dovuto comunicare all’azienda o al Consulente del Lavoro delegato la sussistenza del diritto all’assegno e il relativo importo. Avendo, invece, scelto una formula organizzativa che ancora oggi risulta carente, mi trovo, ancora una volta, costretto a segnalar Vi che nel complesso la gestione degli istituti previdenziali presenta grossi disagi, spesso pagati dai contribuenti. Per tutte le ragioni sopra esposte e con Ia chiara finalità di far rispettare i diritti delle aziende, dei lavoratori e dei Consulenti del Lavoro”

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