Accelerare l'accesso al credito ed estendere la sospensione degli adempimenti fiscali
Sono alcune delle proposte di modifica al "DL Liquidità", presentate dal Cno in audizione alla Camera dei Deputati
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Ieri pomeriggio il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha presentato le sue proposte di modifica al ddl A.C. 2461, di conversione del decreto legge 8 aprile 2020, n.23, recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, nel corso dell’audizione presso le Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera dei Deputati. La Categoria, pur guardando con favore alle misure di sostegno all’economia e alle imprese contenute nel provvedimento, ritiene che le norme inerenti all’accesso al credito e alle sospensioni fiscali siano eccessivamente complesse e di difficile attuazione, rischiando così di rallentare pesantemente la fruizione del credito stesso. Nel documento presentato alla Camera sono state evidenziate criticità e relative proposte migliorative per sopperire finanziariamente al repentino calo di fatturato di imprenditori e professionisti e progettare la ripresa con investimenti nel medio-lungo periodo. Per favorire, ad esempio, la liquidità alle imprese, il Consiglio nazionale ha proposto di prevedere l’accreditamento del finanziamento su un c/c dedicato, non aggredibile dalla banca erogante ovvero da terzi; per ciò che concerne il Fondo centrale di garanzia per le PMI è stato chiesto di introdurre per tutte le piccole e medie imprese una soglia di concessione del credito minima, pari a 15.000 euro, che non tenga conto della soglia dei ricavi, e al contempo di estendere la garanzia statale al 100% per i finanziamenti richiesti da tutte le PMI al fine di accelerare l’erogazione del credito ed ampliare la platea dei beneficiari. In merito alla sospensione degli adempimenti tributari e contributivi sarebbe opportuno, secondo la eCategoria, estendere la sospensione anche per il mese di giugno e prevedere il pagamento di imposte e contributi in 24 rate a decorrere dal mese di gennaio 2021 o, in subordine, dal prossimo settembre. La stessa modalità di pagamento è stata, infine, proposta anche per il versamento delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo e sulle provvigioni.
Leggi il documento presentato in audizione