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I commercialisti chiedono chiarimenti al Mef sui requisiti per il Superbonus

Lettera anche all’Ag. Entrate; 'infelice formulazione normativa'

I commercialisti chiedono chiarimenti al Mef sui requisiti per il Superbonus

 

Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha inviato una lettera indirizzata al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al viceministro Maurizio Leo, e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, invocando “un intervento interpretativo urgente in merito al regime transitorio applicabile in materia di requisito Soa per gli interventi edilizi ammessi al Superbonus”.

Lo si legge in una nota, in cui il presidente dei professionisti Elbano de Nuccio afferma che “il non perfetto coordinamento delle disposizioni in materia ha ingenerato numerosi dubbi interpretativi che stanno determinando l’ennesimo stallo nelle procedure di acquisizione dei crediti da parte delle banche, in quanto gli advisor incaricati per verificare la regolarità della documentazione a supporto dei crediti, in assenza di chiarimenti ufficiali sul predetto regime transitorio, stanno mantenendo, in via prudenziale, comportamenti cautelativi”.

Ciò “è particolarmente evidente per i contratti di appalto e subappalto sottoscritti dal 21 maggio 2022 al 31 dicembre 2022 per i quali viene richiesta la sussistenza del requisito Soa sin dalla data di stipula del contratto, mentre l’infelice formulazione normativa ha ingenerato tra le imprese il legittimo affidamento che tale requisito potesse essere soddisfatto anche successivamente”. Per il tesoriere dei commercialisti con delega alla Fiscalità Salvatore Regalbuto, Tesoriere con delega all’area Fiscalità, “è indispensabile che i chiarimenti giungano quanto prima, al fine di evitare che alle note difficoltà nella monetizzazione dei crediti, se ne aggiungano ulteriori e paradossali per le imprese che, pur avendo individuato una banca disposta ad acquistare il credito, non riescono a perfezionare l’operazione, in conseguenza del mancato rilascio del benestare da parte dell’advisor. E ciò, ancor più, in considerazione dell’approssimarsi del termine per l’invio delle comunicazioni di opzione per le spese sostenute nell’anno 2022”, termina la nota.

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