Ravvedimento speciale.
L’ Anc chiede un proroga e l’estensione delle annualità
In evidenza
Dalla stampa specializzata, apprendiamo che il testo del Decreto approvato ieri in Consiglio dei Ministri, proroga dal 31 marzo (2 aprile data effettiva) al 2 maggio la scadenza per usufruire del ravvedimento speciale previsto dal D.L. 215/2023, poi convertito nella Legge 18/2024.
La conferma della notizia è particolarmente urgente, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza e ci auguriamo che nel testo sia anche presente la necessaria esplicitazione dell’estensione della possibilità di definizione alle annualità del quinquennio 2017-2021, come era stato disposto nel testo del Decreto, prima della sua conversione.
“I dubbi interpretativi che permangono” afferma il Presidente Anc Marco Cuchel “bloccano inevitabilmente l’attività dei colleghi i quali, in prossimità della scadenza ancora vigente del 2 aprile, ancora non sanno se possono procedere a ravvedere il solo periodo d’imposta 2022. Cosa alquanto strana, perché la possibilità già esisteva in via ordinaria fino a due settimane fa e non avrebbe senso emanare una norma così importante, e dalla quale certamente ci si aspetta un riscontro adeguato dal punto di vista delle entrate erariali, per un solo anno d’imposta e in una finestra temporale così esigua. Ci auguriamo pertanto che quella che consideriamo una svista nella scrittura della legge sia stata sanata nel testo del Decreto approvato ieri e sia così data la possibilità ai contribuenti di procedere alla definizione delle proprie posizioni”
ANC – Comunicazione
Notizie Correlate
Procedura di utilizzo dei crediti fiscali bloccata.
26 Novembre 2024I contribuenti con punteggio ISA superiore a 8 non riescono ad utilizzare i crediti fiscali maggiori di 5.000 euro maturati.
La rateizzazione imposte sia confermata per il 2024
14 Novembre 2024La rateizzazione, da gennaio a maggio, del secondo acconto delle imposte è una misura, da sempre caldeggiata da Anc.
Concordato Preventivo Biennale: non c’è il tempo
15 Ottobre 2024I commercialisti proclamano l’astensione nazionale.