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Amministratori di condominio, restano 'nodi' dopo la riforma

10 anni fa la legge: 'Ha, però, dato rilevanza a professionisti'

Amministratori di condominio, restano 'nodi' dopo la riforma

Una legge che “ha dato la giusta rilevanza alla figura dell’amministratore, ma che presenta ancora ‘nodi’ irrisolti”: è ciò che pensa l’Anammi, l’Associazione nazional-europea amministratori d’immobili, sulla riforma del condominio, entrata ufficialmente in vigore il 18 giugno del 2013.

A distanza di dieci anni da quella data, la disciplina, recita una nota, presenta alcuni “buchi” che le istituzioni competenti non sono riuscite (o non hanno voluto) colmare.

 “La riforma ha finalmente stabilito che la nostra è una categoria di autentici professionisti – sottolinea il presidente Giuseppe Bica- chiamata a rispondere a determinati parametri professionali e con competenze tecniche ben precise”, ma si lamenta “la mancata indicazione degli enti che dovrebbero formare in modo adeguato i professionisti, provvedendo sia alla formazione di base, sia all’aggiornamento periodico”, si legge, infine.

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