Trump ha rifilato l’ennesimo schiaffone all’Europa
Il piano americano offre a Mosca il controllo dell'Ucraina, lascia l’Europa orfana degli americani e imposta un rapporto privilegiato bilaterale russo-americano”.
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L’inquilino della Casa Bianca ha messo a punto il “piano di pace” che impone la resa all’Ucraina discutendone con la Russia e ignorando l’Ue.
La levata di scudi di venerdì a Bruxelles dei ministri degli Esteri è abbaiare alla luna. I leader hanno taciuto. Kaja Kallas, Alto Rappresentante Ue per la politica estera ha proclamato «nessun piano se ucraini e europei non sono a bordo». Belle parole, smentite dai fatti. L’ambasciatore Stefanini sulla Stampa: “sui 28 punti per l’ucraina l’Europa è fuori gioco come sui 20 per il Medio Oriente. con l’aggravante che Kiev è al centro dell’Europa, Gaza e la Palestina sull’altra sponda del mediterraneo.
Ma esiste un piano russo? Esiste e guarda lontano. Alla russificazione dell’Ucraina e al ribaltamento degli equilibri di potere in Europa. Attraverso le feritoie apertegli dal piano americano.
Sembra di essere tornati al 1938.
A Monaco che un incontro internazionale fra i leader di Regno Unito, Francia, Germania e Italia, che assente la Cecoslovacchia che si concluse con un accordo che portò all’annessione alla Germania di vasti territori della Cecoslovacchia con il benestare delle potenze democratiche che, fedeli alla politica di appeasement, credettero di aver raggiunto un compromesso per una pace duratura.
Il premier inglese Neville Chamberlain tornò in patria sventolando un foglio annunciando di aver salvato la pace. Mussolini fu acclamato come il salvatore della pace.
Il 1° settembre dell’anno successivo il mondo si risvegliò in guerra.
Il piano americano offre la pace al prezzo della resa a un’Ucraina esausta.
Putin ha obiettivo di lunghissimo periodo che Mosca persegue dal 1945. Senza successo – fino all’arrivo di Trump alla Casa Bianca – spaccare l’Occidente recidendo il cordone ombelicale fra Europa e Stati Uniti.
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