Anno: XXVI - Numero 240    
Lunedì 15 Dicembre 2025 ore 13:45
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Chi scappa, chi invita, chi finge il dibattito

Ad Atreju finisce la festa, resta lo slogan. E il confronto continua a non presentarsi.

Chi scappa, chi invita, chi finge il dibattito

Si è chiusa Atreju, si sono spente le luci, si sono ripiegate le bandiere. E sul palco, a suggellare la festa di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha lasciato l’aforisma destinato ai titoli del giorno dopo: “Chi scappa non ha contenuti”. Una frase secca, efficace, pronta all’uso. Peccato che, come spesso accade, funzioni meglio come clava che come argomento.

Perché la verità è che il confronto promesso, evocato, usato e infine dissolto non c’è mai stato. Non per una fuga codarda, ma per un regolamento scritto a matita e riscritto a colpi di postille. L’invito c’era, sì. Ma con condizioni tali da trasformare il dibattito in un esercizio di scenografia politica: non un faccia a faccia, ma una partita a tre decisa da chi giocava in casa.

Dire che “chi scappa non ha contenuti” è una scorciatoia retorica elegante quanto comoda. Evita la domanda vera: perché in due anni di governo il confronto diretto con l’opposizione resta un miraggio? Perché ogni volta che sembra possibile, spunta una clausola, un formato, una cornice che lo rende impraticabile?

Alla fine, Atreju ha offerto quello che sa offrire meglio: un monologo ben recitato, applausi convinti e avversari evocati più che affrontati. Conte disponibile, Schlein indisponibile, Meloni padrona del palco. Tutto ordinato, tutto prevedibile. Tutto politicamente utile, tranne una cosa: il confronto sulle idee.

Il paradosso è che, mentre si accusa l’altro di non avere contenuti, si preferisce lo slogan al contraddittorio. Si confonde la fermezza con la messa in scena, il coraggio con il controllo del microfono. E così il dibattito resta lì, sospeso, come una promessa che conviene non mantenere.

Atreju chiude con una frase che suona bene, ma dice poco. Perché in democrazia non scappa solo chi non ha contenuti. A volte scappa anche chi ha tutto da perdere dal confronto. E, a giudicare dalle sedie rimaste vuote, qualcuno ha preferito che il rischio restasse teorico.

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