Anno: XXV - Numero 180    
Giovedì 3 Ottobre 2024 ore 13:00
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Un viaggio intorno alla previdenza.

Luoghi, realtà e persone con storie, vissuti, peculiarità e aspettative differenti, ma accomunate dal medesimo bisogno di essere ascoltate.

Un viaggio intorno alla previdenza.

Nel 2020, quando sono stato eletto Presidente della Cassa Dottori Commercialisti, eravamo nel bel mezzo di una pandemia mondiale che ha avuto forti ripercussioni sulle nostre vite, sul nostro modo di interpretare la realtà e un impatto fortissimo sull’economia globale e, in particolare, su quella italiana.

In questa fase la nostra categoria ha dimostrato di avere gli strumenti e la capacità di rappresentare un supporto fondamentale per tutto il Sistema Paese, impegnato a resistere alla più grave crisi dall’inizio del nuovo millennio: un momento difficile durante il quale anche la nostra Cassa ha dovuto reinventare i modelli lavorativi e di servizio e, al contempo, interrogarsi per individuare misure che potessero dare risposte efficaci all’emergenza che ha colpito i colleghi e a nuovi bisogni, accelerando il percorso che ci vedeva già impegnati nell’individuare strumenti e misure di welfare innovativi.

E anche in questo periodo così difficile, che ci ha tenuti isolati e a distanza per oltre un anno, abbiamo imparato che esistono molti mezzi e tanti altri modi per mantenere la capacità di ascoltare e di dialogo, continuando l’esperienza di “Cassa sul Territorio”, viaggio tra i vari Ordini per raccontare la nostra Cassa, le prestazioni, l’importanza di costruirsi un percorso previdenziale adeguato e per ascoltare la voce dei colleghi. E lo abbiamo fatto prima sfruttando le modalità “online”, anche come segno di vicinanza e normalità, e poi, non appena possibile, riprendendo gli incontri fisici che hanno via via toccato e coinvolto tutt’Italia.

Simbolicamente si può dire che questo viaggio in qualche modo si sia concluso nei giorni scorsi con una tappa in “Europa”, con il secondo incontro di CDC D’Autore, rassegna che abbiamo avviato con l’obiettivo di partecipare al dibattito pubblico su temi di interesse collettivo – oltre a quelli specifici del mondo delle Casse – che influenzeranno i nostri equilibri prospettici, nel corso del quale abbiamo discusso di Mercato unico e del futuro dell’UE con Enrico Letta in occasione della presentazione del suo libro “Molto più di un Mercato”.

E non ci siamo fermati, consapevoli che occorre contribuire a rafforzare il futuro della nostra professione, percorrendo da zero anche un nuovo percorso, per  dialogare con il mondo accademico e soprattutto gli studenti attraverso l’avvio del progetto di formazione universitaria “CDC Edu”, fondamentale tappa per diffondere la cultura previdenziale e raccontare le evoluzioni e le prospettive della nostra professione.

Tutto ciò è stato possibile anche attraverso i nostri forum istituzionali annuali “InPrevidenza” e gli appuntamenti autunnali sul territorio “Previdenza in Tour”, che hanno portato le sedute dell’Assemblea dei delegati unitamente a convegni tematici in tre importanti e simboliche città italiane: Firenze, Genova e Siracusa. E per dare un significato più profondo a questi eventi abbiamo cercato di sviluppare e seguire un percorso ideale che approfondisse e legasse i fili delle parole che contraddistinguono la nostra missione – previdenza, sostenibilità, adeguatezza, futuro, l’evoluzione della nostra professione e gli anniversari importanti che hanno contraddistinto questo periodo – i 60 anni dalla nascita della Cassa, i 30 anni dalla privatizzazione delle Casse e i 20 anni dalla radicale riforma del nostro sistema previdenziale.

L’appuntamento di Firenze, nel dicembre 2021, è stato l’occasione per confrontarsi, nella città che non è solo culla della cultura italiana ma anche del mondo delle professioni, sul futuro della categoria e del nostro Paese, proprio mentre si stavano definendo i contorni del PNRR e del NEXT Generation EU, un’opportunità da cogliere per una ripartenza in termini di investimenti strutturali e infrastrutturali e, in primis, di riforme e un’occasione per coinvolgere i dottori commercialisti nell’assumere un ruolo fondamentale, non solo per il supporto alla gestione e alla rendicontazione dei progetti, ma anche e soprattutto in termini di consulenza nella definizione delle strategie e nella selezione di strumenti efficaci per l’effettiva realizzazione di questo obiettivi di crescita ed evoluzione.

E occasione per raccontare come le Casse professionali avessero assunto un ruolo di rilievo nel sostegno ai professionisti, disegnando politiche di welfare “attivo” a supporto degli iscritti nel percorso di evoluzione, con un’attenzione particolare al superamento dei divari generazionali, di genere e territoriali, che tuttora persistono.

L’appuntamento di novembre 2022 a Genova, città marinara e snodo cruciale nel Mar Mediterraneo, ma soprattutto crogiolo di culture e tradizioni provenienti da tutto il mondo ci ha permesso di ricordare come l’attrattività della professione sia fondamentale per il dottore commercialisti di domani, mettendo in evidenza le specializzazioni e le interessanti prospettive che l’evoluzione dello scenario economico e sociale potrebbe aprire per questo la nostra categoria. Un modo per raggiungere nuove rotte grazie a strategie e strumenti di navigazione sempre più innovativi e al passo con il progresso economico sociale attuale.

L’ultima tappa dello scorso novembre a Siracusa, omaggio alla civiltà greca che ci ha ispirato e aiutato a fare il punto sui vent’anni dall’approvazione e applicazione della riforma del nostro sistema previdenziale attraverso la parola Kairòs, che ha dato il titolo all’evento. Termine che in greco antico indica il momento del rinnovamento, l’istante unico e irripetibile che ci offre l’opportunità di imprimere e partecipare a un cambiamento.

Declinato rispetto alla nostra  riforma ha simboleggiato l’aver individuato il momento opportuno, il momento giusto, che ci ha permesso di agire tempestivamente e strategicamente in un’ottica prospettica, non con una visione a breve termine, ma con lungimiranza e capacità di andare oltre quelli che erano i parametri e gli orizzonti troppo brevi di misurazione della solidità e sostenibilità dei nostri sistemi pensionistici previsti dalle disposizioni allora vigenti, che non erano in grado di intercettare gli shock demografici attesi, l’effetto deleterio di lungo termine del sistema di calcolo retributivo e l’atteso default del nostro modello.

Allo stesso modo, con il primo quaderno del Centro Studi presentato in quell’occasione, abbiamo voluto rilanciare la sfida ad oggi e interrogarci attraverso modelli alternativi sulla sostenibilità finanziaria del nostro sistema su un’ottica di più lungo termine, con il consueto senso di responsabilità verso le attuali e future generazioni che ha contraddistinto le governance che si sono succedute nel tempo, per verificare lo stato di salute del sistema e, laddove opportuno, ragionare su efficaci soluzioni strategiche.

Con l’obiettivo di interpretare al meglio la nostra missione e i bisogni degli iscritti nel corso di questo mandato, in continuità con i percorsi da tempo avviati e tracciati, abbiamo lavorato sulle direttive fondamentali, che si devono contemperare e bilanciare vicendevolmente per mantenere l’efficacia del sistema nel lungo termine di: sostenibilità attuariale e finanziaria; adeguatezza delle prestazioni con il rafforzamento delle misure premiali; investimenti in assistenza e welfare strategico a supporto degli iscritti e della professione.

E le analisi, approfondimenti e simulazioni del Centro studi interno che abbiamo avviato, raccolte nei primi due Quaderni pubblicati, ci hanno confortato sulla correttezza di questo percorso avviato ormai da vent’anni, dopo una riforma quanto mai necessaria quanto radicale e coraggiosa.

Lasciamo e lascio a chi prenderà il testimone in continuità dei principi, delle idee e degli obiettivi, da declinare con l’impronta personale che sapranno dare, una Cassa che grazie alle dinamiche categoriali e alle misure adottate ha avuto un percorso di crescita armonica in termini di volumi patrimoniali, iscritti e, soprattutto, prestazioni previdenziali e assistenziali erogate e che può contare su una solidità di base che le permetterà di sopportare i naturali previsti shock demografici e di cercare di governare preventivamente le dinamiche professionali, senza essere costretti ad agire in risposta a potenziali emergenze. Il mio auspicio è che questo viaggio continui, passando il timone a una squadra coesa e motivata, guardando sempre al futuro, consapevoli della nostra storia e mantenendo sempre un dialogo costante con la categoria e con il mondo che ci circonda.

di Stefano Distilli. Presidente Cassa Commercialisti

 

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