Anno: XXVI - Numero 86    
Venerdì 2 Maggio 2025 ore 13:55
Resta aggiornato:

Home » Salvataggio Inpgi, i comunicatori contrari a una ‘deportazione contributiva’.

Salvataggio Inpgi, i comunicatori contrari a una ‘deportazione contributiva’.

Urgente un incontro con il presidente del consiglio Giuseppe Conte e con il sottosegretario Andrea Martella

Salvataggio Inpgi, i comunicatori contrari a una ‘deportazione contributiva’.

ReteCoM, la Rete che riunisce le Associazioni più rappresentative dei Comunicatori e del Management delle imprese italiane, esprime disappunto verso le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, volte a legittimare attraverso l’imminente manovra di bilancio una vera e propria ‘deportazione contributiva’ di migliaia di Comunicatori dall’Inps all’Inpgi, all’unico scopo di evitare il commissariamento dell’Istituto previdenziale dei giornalisti.

A tale proposito, ReteCom non può che ribadire una ferma opposizione, con le forti preoccupazioni, più volte espresse e qui ribadite da un’intera categoria professionale, verso un provvedimento che, qualora malauguratamente posto in essere, produrrebbe ostacoli applicativi ed effetti negativi di varia natura:

  1. impossibilità di rilevare il numero esatto di comunicatori a causa della mancanza di riconoscimento della maggior parte dei numerosissimi profili professionali rappresentati;
  2. effetti profondamente negativi in termini di orizzonte pensionistico sia per i nostri professionisti della comunicazione che per le gestioni dell’INPS che si vedrebbero sottrarre ulteriori risorse contributive da destinare ad una cassa previdenziale gestita peraltro in forma privata, sollevando in tal senso dubbi di legittimità costituzionale;
  3. appesantimento degli oneri amministrativi per le imprese, laddove molti comunicatori sono dipendenti di aziende che si troverebbero costrette a effettuare due diversi livelli di contribuzione o, extrema ratio, a ricondurre il comunicatore sotto un diverso profilo professionale, allo scopo di garantire continuità al rapporto contributivo-previdenziale pubblico gestito dall’Inps;
  4. rischi sulle pensioni future dei comunicatori, anche per l’impossibilità di verificare/gestire l’andamento della governance e della gestione dell’Istituto previdenziale dei giornalisti, in quanto appannaggio esclusivo, per Statuto, di giornalisti e editori.

Per queste ragioni ReteCom, contraria a qualsiasi operazione legislativa di natura puramente contabile che punterebbe a privilegiare una categoria a dispetto di un’altra, chiede ed esige di condividere con le istituzioni un Piano strategico congiunto e di lungo periodo per salvaguardare le pensioni, non solo dei comunicatori, ma anche quelle dei giornalisti.

 

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Una donna ai vertici di cassa forense

Una donna ai vertici di cassa forense

02 Maggio 2025

La nomina di una donna, per la prima volta, ai vertici di Cassa Forense è un passaggio importante verso la parità di genere nell’avvocatura.

Enpacl, approvato il bilancio consuntivo 2024

Enpacl, approvato il bilancio consuntivo 2024

02 Maggio 2025

Ricavi per 329 milioni di euro (+ 12,7% rispetto al 2023), un avanzo di esercizio di oltre 100 milioni e un patrimonio che supera 1,73 miliardi di euro (+6,1%), tale da garantire oltre 10 volte la spesa pensionistica.

Enpaf: cresce numero di iscritti.

Enpaf: cresce numero di iscritti.

02 Maggio 2025

L'Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza Farmacisti ha approvato il Bilancio relativo all’anno 2024. In crescita nel 2024 il numero di iscritti e delle pensioni erogate.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.