Anno: XXVI - Numero 87    
Lunedì 5 Maggio 2025 ore 13:45
Resta aggiornato:

Home » Fondo Fass ottiene l’iscrizione all’Anagrafe dei fondi sanitari

Fondo Fass ottiene l’iscrizione all’Anagrafe dei fondi sanitari

Codeluppi: “Cresciuti nelle aree più avanzate del Paese"

Fondo Fass ottiene l’iscrizione all’Anagrafe dei fondi sanitari

Il Fondo Fass, il fondo di assistenza integrativa nato da Sistema Impresa e Confsal, ha ottenuto il via libera dal ministero della Salute per iscriversi all’Anagrafe dei fondi sanitari. Il Fondo Fass opera prevalentemente nel settore terziario anche se l’adesione è aperta alle aziende di ogni dimensione e specializzazione produttiva. In due anni ha raggiunto tutti gli obiettivi richiesti dal progetto originario di una start-up che punta a coinvolgere 20mila lavoratori in tre anni. All’Anagrafe possono avere accesso i fondi sanitari integrativi del servizio sanitario nazionale o gli enti, le casse e le società di mutuo soccorso aventi esclusivamente fine assistenziale. Ma soprattutto, ed è questo il vantaggio più rilevante per le imprese e i dipendenti, l’iscrizione all’Anagrafe del ministero permette di beneficiare di importanti agevolazioni fiscali da parte delle aziende e dei lavoratori.

Una tappa decisiva, come sottolinea il presidente Vittorio Codeluppi: “L’istruttoria ha avuto un esito positivo e si tratta, oggettivamente, di un punto di approdo indispensabile per il nostro percorso di crescita che dimostra la solidità del progetto inaugurato e voluto dalle parti sociali, la competenza e l’impegno della nostra struttura, l’efficacia della nostra alleanza con Unisalute. Tutti elementi che ci hanno consentito di costruire un nuovo fondo sanitario integrativo destinato ad affermarsi in un mercato saturo e complesso. Oggi possiamo estendere alle aziende iscritte e ai loro dipendenti i vantaggi contributivi e fiscali autorizzati dalla normativa in vigore”.

Continua Codeluppi: “Se ci concentriamo sugli aspetti positivi che interessano segnatamente il datore di lavoro, dal punto di vista contributivo, in riferimento al costo dei programmi sanitari, di vita e degli infortuni il versamento all’Inps si riduce al 10%. Un onere che si qualifica come un contributo di solidarietà e che sostituisce l’aliquota prevista dalla contribuzione ordinaria. Per quanto riguarda l’aspetto fiscale i costi sono deducibili dal reddito d’impresa”.

“Anche per il dipendente – spiega il presidente del fondo – viene prescritto un trattamento di vantaggio. La contribuzione è già stata assolta con il versamento da parte dell’azienda del contributo di solidarietà. Sul piano fiscale i versamenti indirizzati ad un fondo sanitario integrativo non concorrono a formare il reddito imponibile fino a 3.615,20 euro. È un regime che viene concesso dal legislatore unicamente per i contributi versati dal datore di lavoro alle casse o agli enti aventi un fine esclusivamente assistenziale”.

“Naturalmente esistono obblighi per i fondi che intendono ottenere l’iscrizione all’Anagrafe. Il più stringente riguarda la stesura di un nomenclatore che definisce tariffe e prestazioni nell’ambito socio-sanitario. In collaborazione con Unisalute è stato condotto un percorso che ha consentito di elaborare un catalogo estremamente aggiornato, competitivo e valido per tutti i comparti”, aggiunge.

“Siamo attivi in tutto il territorio nazionale – conclude il presidente del Fondo Fass – anche se abbiamo tracciato un percorso di crescita che ha come interlocutore privilegiato il mondo produttivo del Nord-Ovest. Il momento è critico per il Paese a causa della pandemia. I nostri servizi contribuiscono a rinsaldare il patto di alleanza tra datori di lavoro e lavoratori ottenendo la coesione che rappresenta un fattore imprescindibile per superare la fase dell’emergenza”.

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Una donna ai vertici di cassa forense

Una donna ai vertici di cassa forense

02 Maggio 2025

La nomina di una donna, per la prima volta, ai vertici di Cassa Forense è un passaggio importante verso la parità di genere nell’avvocatura.

Enpacl, approvato il bilancio consuntivo 2024

Enpacl, approvato il bilancio consuntivo 2024

02 Maggio 2025

Ricavi per 329 milioni di euro (+ 12,7% rispetto al 2023), un avanzo di esercizio di oltre 100 milioni e un patrimonio che supera 1,73 miliardi di euro (+6,1%), tale da garantire oltre 10 volte la spesa pensionistica.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.