Eppi. I ministeri approvano le delibere per l’adeguatezza delle prestazioni
Ente periti industriali, 55 mln per gli iscritti
‘Sbloccati’ oltre 55 milioni di euro per i liberi professionisti periti industriali iscritti all’Eppi (l’Ente di previdenza dei periti industriali), grazie all’approvazione da parte del ministero del Lavoro, d’intesa con quello dell’Economia delle delibere assunte dagli organi istituzionali della Cassa a marzo scorso.
Si tratta, fa sapere l’Ente presieduto da Valerio Bignami, di “provvedimenti che centrano un duplice obbiettivo: continuare a perseguire l’adeguatezza delle future prestazioni pensionistiche degli iscritti e sostenere i liberi professionisti periti industriali e le loro famiglie nel momento in cui le conseguenze della pandemia si stanno maggiormente manifestando”.
Rispetto al primo obiettivo, recita una nota, il perseguimento dell’adeguatezza del futuro assegno pensionistico, l’Eppi “ha nuovamente deliberato la distribuzione sui conti correnti previdenziali personali degli iscritti una quota della contribuzione integrativa (quella apposta in fattura a carico del cliente) dovuta per le annualità 2018 e 2019. Operazione che, in termini di annualità contributive, si ripete per l’ottava volta, ovvero per i versamenti riferiti agli anni dal 2012 al 2019”, si precisa. Il provvedimento appena approvato dai ministeri “si concretizzerà, quindi, in un accredito sui montanti degli iscritti, per un totale di 52,1 milioni”, che “sommati alle precedenti distribuzioni per gli anni dal 2012 al 2017, portano a 181,6 milioni complessivi le risorse riconosciute agli iscritti all’Eppi”, grazie alla norma che permette di destinare delle quote ai montanti dei professionisti associati alle Casse private.
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