Enpav, definizione agevolata per le cartelle 2000-2022
L'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Veterinaria aderisce alla "Definizione Agevolata" delle cartelle esattoriali

I Medici Veterinari possono quindi richiedere di versare il dovuto senza interessi e senza sanzioni. Le cartelle esattoriali interessate dalla misura sono quelle emesse dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno del 2022. Il Cda non aderisce allo “stralcio”. Enpav: rispettata l’autonomia decisionale.
Si applica anche ai contributi previdenziali veterinari la “Definizione Agevolata” delle cartelle esattoriali, introdotta dalla Legge di Bilancio (commi 231-252, della legge 197/2022). L’ha deliberato il Consiglio di Amministrazione dell’Enpav nella seduta del 26 gennaio. Il Cda ha invece deliberato di non aderire allo “stralcio” con il quale si annullano in automatico le cartelle senza che il contribuente manifesti attivamente una richiesta di definizione agevolata. In una nota pubblicata sul sito ufficiale, l’Ente spiega la differenza tra i due istituti e le analisi fatte dal CdA.
Rispettata l’autonomia– La nota dell’Ente è accompagnata anche da una valutazione politica della legge di bilancio che, “a differenza di quanto avvenuto in passato, ha rispettato pienamente l’autonomia decisionale degli enti di previdenza privatizzati di applicarlo o meno, ha salvaguardato la quota capitale della contribuzione previdenziale dovuta, annullando solo sanzioni ed interessi, ha introdotto tempistiche predefinite per il rientro del debito e ha nel contempo ridotto possibili contenziosi sulle cartelle esattoriali”.
Definizione Agevolata– È l’istituto fiscale introdotto dall’ultima legge di bilancio, in base al quale il contribuente può richiedere di saldare i debiti per contributi previdenziali di cartelle esattoriali emesse tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, senza dover corrispondere interessi e sanzioni.
Enpav aderisce alla definizione agevolata. L’iscritto che ne fa richiesta versa comunque i contributi all’Enpav, in quanto vengono cancellate solo le sanzioni e gli interessi.
Stralcio – La stessa legge di bilancio (commi 222 – 229) prevede l’annullamento automatico (“stralcio”) delle cartelle esattoriali di importo fino a 1.000 Euro, emesse tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015.
L’automatismo dell’annullamento non richiede una esplicita richiesta di adesione da parte del contribuente, degli interessi di mora e delle sanzioni per le cartelle esattoriali. A questo istituto Enpav non aderisce. Da una analisi costo-benefici sarebbero scaturite penalizzazioni di costo per l’Ente.
Versamento dei contributi Enpav – Sia con la Definizione Agevolata (sia con lo Stralcio) il contribuente è comunque tenuto al versamento dei contributi all’Enpav.
Analisi costo benefici– La decisione del Consiglio di Amministrazione di aderire alla definizione agevolata ma non allo stralcio, deriva dall’analisi dei due istituti. Spiega una nota dell’Ente che lo “Stralcio” produce un vantaggio generalizzato nei confronti dei contribuenti debitori, estinguendo automaticamente interessi di mora e sanzioni, e non impegnando il debitore al rispetto di tempistiche certe e stringenti per il versamento del dovuto. Non vi sarebbe pertanto alcun interesse per il debitore a sanare tempestivamente il debito, mentre l’Ente rinuncerebbe sin da subito a sanzioni ed interessi. “Pertanto in un’analisi di costi benefici, sono emersi solo costi per Enpav”
La “Definizione agevolata”, invece, è stata approvata in quanto, a fronte dell’annullamento delle sanzioni ed interessi, richiede un impegno formale da parte del debitore a regolarizzare la propria posizione debitoria, con modalità e tempi fissati dalla norma ed entro un arco temporale definito. Questo rappresenta per l’Ente creditore una maggiore certezza dell’incasso ed un fattore propulsivo rispetto all’attività di recupero dei crediti contributivi.
Delibera CdA Enpav Definizione Agevolata
Fonte Anmvi Oggi
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