Enpam: insensato stop a pensione di chi lavora
L’Ente dei medici critica la norma nel decreto sostegni e chiede un emendamento soppressivo
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L’Enpam, Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri, denuncia “l’insensatezza” di una norma, introdotta il mese scorso (con uno dei decreti contenenti misure per affrontare la pandemia, ndr), che obbliga le Casse di previdenza a sospendere la pensione ai medici che accettano di aiutare le Asl per far fronte all’emergenza Covid. Per il presidente Alberto Oliveti “è curioso che un lavoratore autonomo libero professionista disponibile a fare un nuovo lavoro di utilità collettiva debba veder sospeso il reddito differito derivante legittimamente da un suo precedente lavoro”, nonché “assurdo che un medico che lavora e che rischia non venga pagato”.
Nel decreto sostegni, al vaglio di palazzo Madama in questi giorni, però, è stato presentato un emendamento soppressivo della norma firmato dalla senatrice di Fi Maria Rizzotti, norma che, tiene a spiegare l’Enpam, “prevede che durante l’emergenza Covid le aziende sanitarie e socio-sanitarie possano conferire incarichi remunerati ai medici andati in pensione di vecchiaia, ma dall’altro dispone che il trattamento previdenziale (cioè la pensione) non venga erogato durante i mesi di svolgimento dell’attività”.
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