Cnpadc, anomalie dal 'saldo e stralcio'
Anedda, per chi aderisce 'buchi' contributivi, il Governo corregga
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La Cassa di previdenza dei dottori commercialisti (Cnpadc) torna a ‘battere’ sul tasto delle “anomalie” del ‘saldo e stralcio’ dei contributi pensionistici, introdotto grazie alla Legge di Bilancio per il 2019. Nel corso di un incontro a Frosinone, infatti, fra i vertici dell’Ente ed i professionisti della provincia (che conta 560 commercialisti in attività e 56 in pensione) il presidente Walter Anedda e il vicepresidente Sandro Villani hanno parlato della norma. “Stiamo valutando con altre Casse i profili di incostituzionalità, ma l’aspetto più preoccupante per i nostri iscritti che aderiscono al ‘saldo e stralcio’, è che la norma produce l’effetto paradossale della cancellazione dell’intero anno di contributi per i quali si chiede la sanatoria. È nostro dovere informare i nostri associati dell’anomalia prodotta dalla norma, in attesa che il governo intervenga per correggerla”, ha sottolineato il numero uno della Cnpadc. “Altro tema di interesse per i commercialisti riguarda l’attivazione dal 2017, da parte della Cassa, di controlli massivi sull’incompatibilità tra il lavoro di commercialista e una seconda attività professionale”, si legge in una nota ed è, ha affermato Anedda, “importante che gli iscritti conoscano i meccanismi dell’incompatibilità, cosa che facciamo con questi incontri sul territorio, perché il rischio è che alla fine della vita lavorativa si possa vedere annullati gli anni di contributi versati alla Cassa e, quindi, l’intera pensione”.
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