Ente consulenti, 100 mln in aiuto degli iscritti
Agevolazioni contributive e 'bonus' statale con integrazione
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Un “piano straordinario” di sostegno da 100 milioni di euro destinati alla platea dei professionisti iscritti è stato licenziato dall’Enpacl (Ente di previdenza dei consulenti del lavoro); ne dà notizia la stessa Cassa privata presieduta da Alessandro Visparelli, annunciando che le delibere “sono state votate all’unanimità dai rappresentanti di tutte le provincie d’Italia e ora passano al vaglio dei ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia, ndr) perché abbiano presto efficacia”. Gli associati “che dichiareranno per l’anno 2019 un reddito fino a 35.000 euro, ossia oltre la metà degli iscritti all’Ente (nel complesso la platea è di oltre 26.000 consulenti del lavoro), saranno esonerati del tutto dal pagamento del contributo soggettivo 2020, mentre l’altra metà potrà coprire l’annualità con il pagamento del solo contributo minimo di 2.148 euro. I consulenti del lavoro con un fatturato fino a 7.800 euro, inoltre, vengono sollevati dal pagamento del contributo integrativo minimo. Per le prestazioni di natura assistenziale, l’Ente ha deciso di aumentare il relativo stanziamento da 4 a 19 milioni, con il quale verranno integrate a 1.000 euro le indennità per ‘Reddito di ultima istanza’ (introdotto dal decreto Cura Italia, ndr), che l’Enpacl ha tempestivamente erogato già nei primissimi giorni di aprile”, si legge in una nota. “Ad una congiuntura mai così sfavorevole, che rischia di togliere dal mercato migliaia di professionisti, abbiamo deciso di rispondere con provvedimenti di straordinaria rilevanza e, quindi, di investire sul futuro dei nostri colleghi”, è il commento di Visparelli.
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