I penalisti milanesi in piazza per il 'sì': "Non è un voto politico"
Parte dal capoluogo lombardo la maratona delle Camere penali: "Non è una vendetta sulla magistratura, ma il coronamento di un progetto per avere un processo più giusto"
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“Non ci piace dare una connotazione politica alla riforma. Non è di destra né di sinistra, né a favore né contro il governo, ma per i cittadini”. A dirlo è il presidente della Camera penale di Milano, Federico Papa, durante un conferenza stampa in occasione della “maratona” dei penalisti che sono in piazza per spiegare ai cittadini le ragioni del ‘sì’ al referendum sulla riforma della giustizia che prevede la separazione delle carriere dei magistrati. Sabato 13 dicembre in piazza San Babila dalle 11.00 alle 17.00 “per cercare di spiegare e informare i cittadini – ha aggiunto l’avvocato – anche distribuendo materiale e volantini”. Papa ha ribadito più volte che questa “non è una battaglia tra l’avvocatura e la magistratura, ma la fine di un percorso: la riforma dell’articolo 111 della Costituzione, il coronamento di un progetto di 30 anni per arrivare a un processo giusto”. Un processo in cui “il giudice deve decidere senza essere collega del pm, in cui sia terzo e imparziale”, ha sottolineato Andrea Cavaliere, componente della giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, che ha poi respinto una serie di affermazioni che in questo periodo ricorrono, come quella con cui si sostiene che “il fine sia sottoporre il pubblico ministero all’esecutivo. Non è vero. Perché ciò comporterebbe una riforma costituzionale” con tutti i passaggi necessari. In più, ha osservato, in tutta Europa esiste la separazione delle carriere.
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