Dai gioielli alle scarpe, i doni ricevuti dalla premier Meloni andranno all'asta
Una galleria d'arte batterà i regali di rappresentanza, il ricavato in beneficenza.
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Andranno all’asta i doni di rappresentanza ricevuti dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e il ricavato potrà essere elargito ad associazioni e organismi senza scopo di lucro.
Dalla parure di gioielli ricevuta dalla Libia al paio di scarpe di pitone blu e tacco in oro, passando per il tablet donato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky: sono alcune centinaia gli omaggi destinati alla premier in questi tre anni nelle sue visite ufficiali, in Italia e nel mondo, 270 come emerso il 3 maggio dall’elenco depositato alla Camera in seguito a un’interrogazione presentata dal deputato di Italia viva, Francesco Bonifazi.
Per legge non possono essere trattenuti quelli con un valore di 300 euro, e i più preziosi sono conservati un un caveau.
A fine ottobre il segretario generale di Palazzo Chigi ha disposto la vendita di questi beni, e nei giorni scorsi una delibera ha affidato il servizio di “gestione della vendita all’incanto dei doni di rappresentanza ricevuti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri” alla Bertolami Fine Art.
Non si conosce ancora la lista dei doni che andranno all’asta. La stima del valore spetta alla casa d’aste e galleria d’arte romana, che ha ottenuto l’appalto da 40mila euro offrendo, “quale corrispettivo,
Nota su altri leader italiani:
Non ci sono evidenze ufficiali largamente documentate di aste di regali per premier recenti come Conte, Renzi o Gentiloni, e la trasparenza su cosa sia accaduto ai loro regali ha in passato generato dibattiti e polemiche (ad esempio su come Matteo Renzi abbia gestito alcuni oggetti).
🔹 Romano Prodi (ex Presidente del Consiglio, 2006–2008)
Secondo una nota dell’ufficio stampa, Prodi aveva disposto che i regali di valore ricevuti durante il suo mandato venissero o restituiti o messi all’asta con ricavato destinato in beneficenza. È citato infatti che omaggi di valore superiore alla soglia legale vennero battuti all’asta con finalità benefiche.
🔹 Uso di doni del Quirinale nel 2014
In passato è stato riportato dalla stampa che alcuni regali ricevuti dal Presidente della Repubblica sono stati messi all’asta per iniziative di beneficenza (in questo caso legati a Giorgio Napolitano).
💡 Questi episodi non erano procedure standardizzate o sistematiche come quella ora prevista da Palazzo Chigi per Meloni, ma mostrano che in Italia ci sono già stati casi in cui oggetti ricevuti in ambito istituzionale sono stati redistribuiti o venduti con finalità di utilità pubblica.
In Italia esiste un registro ufficiale dei doni istituzionali per ministri e rappresentanti istituzionali (e relativi valori stimati), tenuto da cerimoniale e aggiornato periodicamente.
Ministero degli Affari Esteri
Ricavato e tempi
- La casa d’aste incaricata di gestire la vendita sarà Bertolami Fine Art di Roma che tratterrà il 5% del ricavato.
- Il valore complessivo stimato dei beni messi all’asta potrebbe arrivare fino a circa 800 mila euro, secondo le prime valutazioni.
- Il ricavato andrà alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e non alla premier come privato.
- L’asta è prevista tra gennaio e giugno 2026.
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