Anno: XXVI - Numero 189    
Giovedì 2 Ottobre 2025 ore 13:40
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Nuovo codice per gli educatori

Presentato a Roma, nella Giornata internazionale, il nuovo Codice deontologico dell’Educatore professionale.

Nuovo codice per gli educatori

Non un manuale di norme, ma una bussola. Non un atto burocratico, ma un patto di fiducia con i cittadini. È stato presentato ieri a Roma, in occasione della Giornata internazionale dell’Educatore professionale, il nuovo Codice deontologico dell’Educatore e dell’Educatrice professionale, promosso dalla Commissione di albo nazionale della FNO TSRM e PSTRP. Un documento rinnovato, frutto di un lungo percorso partecipato che ha coinvolto i professionisti, le associazioni, la società civile, costruito sul principio cardine della responsabilità verso l’altro.

Il Codice arriva in un momento storico in cui la professione è chiamata a rispondere a bisogni sociali e sanitari sempre più complessi. L’Educatore professionale, riconosciuto dal DM 520 del 1998, è una figura poliedrica: opera nei reparti ospedalieri, nei servizi territoriali, nelle comunità, nelle strutture socio-educative e persino nelle carceri. Qui svolge un ruolo spesso invisibile ma decisivo: quello di “artigiano di legami”, capace di accompagnare le persone in percorsi di crescita, autonomia e reinserimento, ricucendo fratture e costruendo relazioni di fiducia.

«Il Codice deontologico – ha sottolineato Maria Rita Venturini, Presidente della Commissione di albo nazionale – è l’espressione della nostra maturità professionale. Non è un prontuario da consultare, ma un orientamento etico che guida ogni scelta quotidiana. Rappresenta un punto di riferimento valoriale, rafforza la nostra identità e sigilla un patto di trasparenza con i cittadini».

Sulla stessa linea anche Diego Catania, Presidente della Federazione nazionale: «Tra le professioni afferenti ai nostri Ordini, quella dell’Educatore si conferma strategica. È una figura che risponde con competenza ai bisogni emergenti, che sa affrontare le nuove fragilità e che contribuisce in modo sostanziale alla salute delle persone. Con questo Codice, la categoria festeggia doppiamente: celebra il suo lavoro riconosciuto a livello internazionale e si dota di uno strumento che orienta e sostiene l’agire quotidiano».

La presentazione è stata arricchita da una tavola rotonda che ha visto protagonisti Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), Saverio Viscomi, Segretario nazionale dell’ANEP, e l’avvocato Marco Croce, consulente della Federazione. Il confronto ha toccato un punto cruciale: come trasformare i principi etici del Codice in pratiche concrete, capaci di tutelare davvero i diritti delle persone assistite, e di dare dignità al lavoro degli Educatori.

Il pomeriggio ha poi lasciato spazio all’Assemblea delle Commissioni di albo territoriali, un momento di confronto e programmazione immediata. Sul tavolo, l’obiettivo prioritario: la diffusione capillare del Codice in tutta Italia, affinché ogni professionista ne conosca contenuti e significato. Ma anche la pianificazione di nuove iniziative per la valorizzazione della professione, che oggi più che mai si rivela essenziale nel tessuto sociale del Paese.

A portare il proprio saluto sono stati anche rappresentanti di Ordini professionali, organizzazioni sindacali ed enti del terzo settore. Segno che la presentazione del Codice non riguarda soltanto una categoria, ma coinvolge l’intera rete del welfare e della sanità, dove l’Educatore professionale lavora quotidianamente.

Il nuovo Codice, dunque, non si limita a sancire regole. È un documento vivo, che mette nero su bianco i valori di una professione che si riconosce nel ruolo di custode di relazioni e di garante dei diritti. Un punto fermo che dichiara pubblicamente l’impegno degli Educatori verso le persone più fragili, restituendo loro autonomia, benessere e dignità.

Un patto rinnovato con la comunità, che segna un passaggio di maturità per una professione sempre più indispensabile, capace di tenere insieme i fili di un welfare che cambia.

Per leggere il codice deontologico: https://www.tsrm-pstrp.org/index.php/codici-deontologici-tsrm-e-pstrp/ 

 

 

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