Niente corsi di preparazione a Medicina
Bernini “Stop ai test, ora la formazione si fa dentro l’università”.
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“Ho dato mandato agli uffici del ministero dell’Università e della Ricerca di segnalare all’Antitrust i tanti messaggi pubblicitari che promuovono corsi di preparazione a Medicina. Vogliamo capire se dietro ci sia pubblicità ingannevole o messaggi fuorvianti capaci di creare facili illusioni tra gli studenti. Per anni l’accesso a questa facoltà si è basato su test a crocette con quesiti spesso generici, che hanno spinto molti ragazzi e famiglie a investire ingenti somme in corsi privati. Ora non serve più. Con l’introduzione del semestre aperto abbiamo intrapreso una strada nuova e più giusta: l’accesso libero. È una scelta che dà piena attuazione al diritto allo studio, rimette al centro gli atenei garantendo agli studenti una valida alternativa: la preparazione universitaria. Così si valorizza davvero il merito e segniamo un passo importante verso equità e pari opportunità per chiunque sogni di diventare medico”. Lo annuncia in un post su Instagram, la ministra per l’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini.
Il ministrero chiarisce che la segnalazione all’Antitrust riguarda specificatamente i messaggi pubblicitari: molti corsi, infatti, sostengono di poter anticipare le domande frequenti sottoposte agli studenti. Altri, che due studenti su tre raggiungono il proprio obiettivo di immatricolarsi a Medicina. O ancora, rivendicano di poter replicare la difficoltà delle domande. Quello che il ministero sottopone all’Agcm è la verifica della correttezza di questi messaggi e la compatibilità di questo tipo di comunicazione con il semestre aperto e la previsione di tre esami universitari, un sistema totalmente nuovo e diverso rispetto ai test d’ingresso. Mancano quindi le serie storiche per poter comparare risultati del passato con quelli attesi per il futuro.
Askanews
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