La sostenibilità delle casse di previdenza del 509/1994
Confronto tra Cnpadc e Cassa Forense.
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“Come noto, il sistema di finanziamento delle Casse di Previdenza privatizzate (c.d. Casse “509”) contempla una componente a ripartizione (Pay As You Go) e una componente a capitalizzazione (Funded). Secondo questo schema le eccedenze di risorse introitate nella fase di crescita vengono accantonate e capitalizzate in un Fondo patrimoniale da utilizzare nei periodi di contrazione demografica in cui i saldi previdenziali possono risultare negativi.
La sostenibilità finanziaria di lungo periodo delle Casse Professionali, intesa come capacità delle stesse di far fronte nel tempo a tutti gli impegni previdenziali e assistenziali maturati e maturandi, è tema assai caro al legislatore e agli organi di controllo per le ovvie ragioni di tutela della natura pubblica dell’attività svolta. Tutte le Casse devono dimostrare tale requisito a mezzo delle risultanze del bilancio tecnico attuariale proiettato a 50 anni. Come facilmente intuibile questo tipo di proiezioni scontano elementi di arbitrarietà nelle previsioni soprattutto in riferimento ad un orizzonte temporale così lungo. Riteniamo pertanto che un continuo monitoraggio supplementare, da espletarsi attraverso un appropriato sistema di indicatori finanziari. In quest’ottica l’obiettivo principale della ricerca è stato quello di esaminare la struttura della solidità patrimoniale dell’Ente intesa come capacità della componente Funded di garantire nel tempo l’assolvimento di tutti gli impegni finanziari ed obbligazioni in essere rispetto allo sviluppo per età di tutti gli iscritti.
Per far ciò è stato individuato un appropriato indicatore, il Funding Ratio, volto a quantificare nel tempo la percentuale di soddisfazione dell’esposizione debitoria maturata e maturanda in caso di liquidazione completa del patrimonio dell’Ente. Chiaramente si tratta di una previsione meramente ipotetica rispetto alla mission delle istituzioni previdenziali, ma la misura così delineata, alla stregua di uno stress test, è certamente un efficace misura utile a monitorare la solidità finanziaria futura se rapportata all’evoluzione demografica della popolazione degli aderenti all’Ente.
Per ciascun esercizio è stata sviluppata un’analisi di correlazione tra il Fondo Patrimoniale Ft ed il corrispondente debito latente Dt. L’elemento di maggiore complessità valutativa è stata la quantificazione di tale tipologia di debito implicito, non esplicitabile nel Bilancio civilistico di esercizio. Si tratta di accertare e calcolare il valore attuale di tutte le obbligazioni accumulate dall’Ente nei confronti dei propri iscritti a una data epoca, ancorché la gran parte delle stesse avrà la propria manifestazione finanziaria negli esercizi futuri. Pertanto, è stato necessario quantificare non solo il valore attuale delle rendite per prestazioni in essere (rispetto alla speranza di vita dei pensionati) ma anche i diversi ratei di pensione maturati nel tempo dagli iscritti attivi. Il valore delle passività accumulate per ciascun esercizio è stato scomposto come segue: Dt = Rt + Ct + Pt [Debito latente all’epoca t = Rateo di prestazione maturata in regime retributivo (Attivi) + Rateo di prestazione maturata in regime contributivo (Attivi) + Valore attuale delle rendite previdenziali in essere (Pensionati)]. Come detto, tale valore non è esplicitato nel Bilancio civilistico che si limita a richiedere l’appostamento alla riserva “legale per prestazioni previdenziali” di un ‘forfettario’ importo pari al 95% delle entrate nette contributive e finanziarie al lordo delle prestazioni.
L’analisi del Funding Ratio così determinato:
è stata condotta per singolo esercizio sia in ottica storico/retrospettiva (1988/2022) che prospettica (2023/2042).
I risultati ottenuti hanno permesso da una parte di studiare l’evoluzione storica e i trend realizzati, dall’altra di fornire un’indicazione prospettica rispetto agli obiettivi da perseguire, mettendo in evidenza possibili criticità, e consentendo in questo modo di poter pianificare adeguate soluzioni tempestive. Ad esempio, nel caso analizzato della Cassa Dottori Commercialisti abbiamo rilevato come, se da una parte i saldi previdenziali assumono valori negativi a partire dal 2035, dall’altra il Fondo patrimoniale accumulato con i suoi rendimenti risulta adeguato a garantire comunque nel tempo l’autosufficienza finanziaria.
L’analisi condotta ha evidenziato come all’atto della privatizzazione la copertura patrimoniale della CDC si attestasse intorno al 10%: ciò significa che lo Stato ha consegnato alla categoria dei Dottori Commercialisti un’istituzione finanziaria con un ammontare di passività latenti pari a dieci volte il patrimonio in essere. Successivamente, fino alla riforma CDC del 2003, il valore dell’indicatore è lentamente cresciuto raggiungendo un livello di circa il 25%. Nell’ultimo ventennio il valore di copertura patrimoniale si è innalzato considerevolmente superando il valore del 60%. In termini previsivi si può notare come il valore atteso del Funding Ratio si stabilizzi intorno al 60 % per tutto il prossimo ventennio confortando, per ora, i gestori dell’Ente rispetto alle sfide demografiche associate al decennio “critico” 2030-40. ” ( fonte: CDC News quaderno 1/2023 )
Oggi il FR di Cassa Commercialisti è superiore al 60 %.
Non così per Cassa Forense per la quale la situazione è la seguente, tratto dalla Rivista Previdenza Forense 1/2025 pag.51:
Per un ente di previdenza è estremamente significativo misurare rispetto al proprio attivo patrimoniale, la percentuale di copertura dell’esposizione debitoria pensionistica complessiva, maturata e maturanda, ovvero che comprenda non solo il valore attuale delle pensioni in essere ma anche quelle maturate dagli iscritti attivi per ciascuna classe di età. Il Funding ratio rappresenta la previsione prospettica che sintetizza in un indicatore il patrimonio accumulato ad una certa data rapportato al debito previdenziale maturato ed esprime in forma sintetica lo stress test sull’andamento della solidità finanziaria futura rapportata all’evoluzione demografica della popolazione degli iscritti. Come verificabile dalla tabella, nonostante il Trend negli ultimi 10 anni sia in costante crescita è necessario continuare a perseguire l’incremento del valore di copertura.
2014 26,8%
2015 27,6%
2016 28,7%
2017 32,6%
2018 34,0%
2019 37,7%
2020 36,2%
2021 37,1%
2022 37,2%
2023 38,1%
2024 39,8%
Ogni iscritto a Cassa Forense tragga le sue conclusioni. Tutti i dati di cui sopra sono ufficiali.
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