Anno: XXVI - Numero 142    
Lunedì 21 Luglio 2025 ore 14:00
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Cnpr forum, politica estera e difesa comune al centro della crescita economica

Edmondo Cirielli, Viceministro degli Affari Esteri intervenendo nel corso del Cnpr forum speciale, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

Cnpr forum, politica estera e difesa comune al centro della crescita economica

 

“La tensione internazionale è foriera di rischi e cambiamenti, anche la nuova profilazione degli Stati Uniti che vogliono resettare i rapporti economici con il mondo per rispondere alla sfida della competizione globale pone interrogativi. L’Unione europea deve affrontare la situazione nello spirito del Rapporto Draghi, facendo crescere la domanda interna e riducendo le barriere artificiali come la burocratizzazione.  Nel momento in cui esistono tensioni e conflitti è chiaro che il libero commercio ne risente così come l’approvvigionamento delle risorse, delle materie prime soprattutto sul piano energetico e anche la dimensione della sovranità alimentare. L’Italia ha reagito in maniera decisa con una politica estera molto più intraprendente rivolta non soltanto ai tradizionali partner come l’Europa e gli Stati Uniti. Penso soprattutto al Piano Mattei, iniziativa strategica e di lungo periodo che mira allo sviluppo dell’Africa e alla costruzione di un partenariato a tutto tondo con i Paesi africani”.

Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Viceministro degli Affari Esteri intervenuto nel corso del Cnpr forum speciale, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, dedicato a ‘Geopolitica ed Economia internazionale’ nell’ambito dell’evento organizzato da ‘Forbes Italia’ e introdotto dal direttore Alessandro Rossi, che si è svolto nella sala Trilussa della Cassa di previdenza dei Geometri, che ha rieletto al vertice dell’ente Diego Buono.

Sugli effetti delle crisi internazionali nell’economia italiana è intervenuto Maurizio Lupi, presidente nazionale di “Noi Moderati”: “Oggi più che mai la sfida geopolitica determina la crescita o la decrescita di un paese e il benessere di una comunità. Non possiamo giocare da soli questa sfida perché l’Italia è piccolissima, la possiamo giocare da protagonisti in un’Europa che deve recuperare la sua funzione per il bene comune e una difesa comune. Se Trump vuole conquistare la Groenlandia non è per il gioco del Risiko ma perché con il cambiamento climatico se si disgela quella tratta diventerà la tratta strategica del commercio mondiale e cambierà gli assetti di tutti. Abbiamo compreso come la logistica e l’intermodalità siano diventati assi fondanti. Alcide De Gasperi settanta anni fa diceva che la politica estera era il pilastro fondamentale per lo sviluppo economico di un paese. Dopo tanti anni, ci siamo drammaticamente accorti che quanto De Gasperi prevedeva è una realtà. Abbiamo capito che, se scoppia un conflitto nel cuore dell’Europa ci riguarda non solo dal punto di vista della difesa ma anche dal punto di vista del bene comune, dell’economia, l’aumento dei costi delle materie prime incide anche sui bilanci delle famiglie”.

Secondo Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze al Senato: “Finché l’UE non capisce che il suo ruolo non è produrre carta ma fare pil siamo tagliati fuori. Esiste un tema di competitività. L’Europa è una cosa con attori globali importanti, l’UE è un foglio di excel enorme che non riesce mai a prendere una decisione. Per tornare a essere competitivi dobbiamo cancellare tutta la burocrazia. In Italia dobbiamo sostenere la nostra forza, le pmi, dobbiamo solo lasciarle lavorare in pace eliminando tutti i lacci e lacciuoli che arrivano dall’Europa. Oggi accade che la politica commerciale di Trump sta determinando la fine della globalizzazione così com’era intesa e si va verso un nuovo ordine mondiale.  Sicuramente non c’è più il G7, oggi abbiamo un G4 formato da Cina, Usa, l’India e i paesi Brics e il quarto protagonista è formato dalle grandi multinazionali hi-tech. Come volevasi dimostrare oggi Usa e Cina hanno trovato un accordo tra loro, all’interno del G4. L’Europa è fuori, si è autoesclusa perché noi siamo campioni del mondo in una sola cosa: la burocrazia”.

Sul ruolo dell’Italia in Europa si è soffermato Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze a Montecitorio: “Noi europei dobbiamo mettere da parte la supponenza con cui spesso guardiamo alle grandi questioni internazionali, come se quello che viene deciso a Bruxelles potesse applicarsi a livello globale: evidentemente non è così, in un mondo sempre più frammentato e multiforme. Dobbiamo fare ‘massa critica’ grazie alla nostra ragionevolezza: soltanto così potremo aspirare a una rinnovata centralità sul piano economico e sociale. Per fare questo bisogna abbandonare le bandierine ideologiche — una su tutte: il Green Deal — rafforzando il mercato dei capitali e strutturando meglio l’identità fiscale dell’Ue, al fine di scongiurare un dumping interno al Vecchio continente. Nonostante il contesto globale instabile, l’Italia dimostra una solida tenuta economica, con una produzione più resiliente rispetto ad altri Paesi europei. In uno scenario dominato da potenze emergenti come Cina, India e i Brics, e da politiche commerciali controverse degli Stati Uniti, l’Europa ha l’opportunità di tornare protagonista, e l’Italia può sicuramente esercitare un ruolo di guida”.

Nel corso del focus, condotto da Anna Maria Belforte, lo scenario globale è stato tracciato da Renato Loiero, consigliere del Presidente del Consiglio: “Oggi l’Italia, come l’Europa, deve confrontarsi con diverse autocrazie spesso a capitalismo di stato, al G7 si è aggiunto il patto dei paesi Brics, gli Usa sono sempre più attentati nella loro supremazia dalla Cina che vanta diversi monopoli come, ad esempio, quello delle terre rare”.

Nel suo intervento Gennaro Sangiuliano, corrispondente Rai Parigi, ha tracciato il profilo dei protagonisti di questa fase storica: “Il 900 è davvero finito, con le sue contrapposizioni storiche dove due modelli ideologici, il liberal capitalismo e il comunismo, si sono confrontati per decenni. E siamo entrati in un’epoca nuova, multipolare, dove il vero antagonista dell’occidente è la Cina con il suo modello assolutistico”.

Per Marco Rago, consigliere per la diplomazia economica del Ministero degli Esteri: “I due conflitti armati in Ucraina e a Gaza stanno influenzando moltissimo la catena di valori che le imprese sono destinate ad analizzare per calcolare il rischio geopolitico dell’area. Un rischio che aumenta e influenza anche l’export. Il governo è impegnato già da tempo a mettere in campo una serie di misure nuove di sostegno alle aziende italiane che vogliono internazionalizzare il loro business”.

Secondo Francesco Sciaudone, managing partner di GA-GrimaldiAlliance, “per poter continuare nello svolgimento dell’attività economica, le imprese italiane, che sono le principali esportatrici al mondo, devono sapere che non ci sarà a breve uno scenario di ritorno alla normalità ma che questa situazione di tensione nel mondo legata alla crisi geopolitica, alle sanzioni, ai dazi e quindi alle difficoltà nel mondo del trade sarà una situazione che durerà ancora molto tempo”.

Il punto di vista dei professionisti è stato illustrato da Mario Chiappuella, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Massa Carrara: “Le piccole e medie imprese italiane che hanno una rilevanza enorme dal punto di vista del Pil prodotto non riescono ad accedere alle misure di internazionalizzazione perché pensate per entità più grandi. È bene che vadano studiate e rimodulate in modo tale da consentire l’accesso anche ai piccoli”.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni consigliere dell’Istituto nazionale Esperti contabili: “La politica estera incide profondamente sull’economia, soprattutto per un Paese come l’Italia, tra i maggiori esportatori al mondo. Tuttavia, nello scenario globale dominato da Stati Uniti e Cina, nessun Paese può agire efficacemente da solo. Solo un’Unione Europea coesa può competere come attore geopolitico di primo piano”.

 

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