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"Mi ricandiderò potendo dire: lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto"

In un'intervista all'Adnkronos Giorgia Meloni denuncia: "Troppe volte sono stata oggetto di attacchi sessisti" nel silenzio della sinistra. L'antifascismo? "Utilizzo strumentale"

“Voglio realizzare per intero il programma del centrodestra e potermi ripresentare agli elettori dicendo la cosa più banale su cui i politici andrebbero giudicati: ve lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto”. Lo dice Giorgia Meloni in un’intervista all’Adnkronos. Un programma nel quale è imprescindibile la riforma costituzionale: “Il premierato è per me la madre di tutte le riforme. Insieme alla riforma della giustizia, all’autonomia differenziata, alla riforma fiscale è l’impianto riformatore per il quale gli italiani ci hanno votato”.

Meloni poi denuncia che “troppe volte sono stata oggetto di attacchi sessisti vergognosi, nel silenzio e nell’indifferenza di quelli che si riempiono la bocca dei diritti delle donne”. “Pur di colpire me e questo governo – continua – alcune persone senza scrupoli non abbiano avuto alcuna remora a mettere in mezzo la mia famiglia, mia sorella, il padre di mia figlia, addirittura mia figlia”. La premier osserva che “ci sono preoccupanti segnali di un nuovo odio e di una nuova intolleranza, per ora confinati a minoranze rumorose, ma che non devono essere mai sottovalutate. Ne sono recenti esempi gli insulti antisemiti alla senatrice Liliana Segre”.

Meloni affronta anche il dibattito su fascismo e antifascismo: “Rifuggo dall’utilizzo strumentale della categoria dell’antifascismo, che purtroppo storicamente non si manifestò soltanto nell’opposizione alla dittatura. Da molto tempo a destra non c’è nessun imbarazzo a condannare ogni forma di dittatura e di violenza politica, cosa che purtroppo la sinistra non riesca ancora a fare”

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