Quanto guadagna un avvocato in Italia oggi?
Molti avvocati in Italia guadagnano poco (meno di 20.000 euro al mese), con forti gap di genere e territoriali: l’ultimo rapporto Censis 2025. Come la professione si evolve.
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La figura dell’avvocato ha sempre esercitato un certo fascino. In passato evocava immagini di prestigio, competenza e, spesso, benessere economico. Ma questa percezione corrisponde ancora alla realtà del mercato legale italiano odierno? Quanto guadagna un avvocato in Italia oggi?
Il recente Rapporto Censis sull’Avvocatura italiana, commissionato da Cassa Forense (l’ente previdenziale di categoria) e basato su migliaia di interviste, offre una fotografia dettagliata e, per molti versi, preoccupante. Emerge un “quadro a tinte fosche”, con difficoltà economiche diffuse, profonde disparità interne alla categoria, ma anche con segnali di cambiamento e la ricerca di nuove strade per il futuro della professione.
La maggior parte degli avvocati opera ancora in uno studio monopersonale: questo è il modello organizzativo adottato dal 64% dei professionisti legali, con una ulteriore prevalenza (71%) per la fascia di età tra i 50 e i 64 anni. Qualcuno (solo uno su dieci) è titolare di uno studio che ospita collaboratori. Dato che si riflette anche al contrario: il 10,4% lavora come collaboratore di studio in maniera prevalente, per arrivare nel 5,7% dei casi alla monocommittenza, ovvero all’impiego in collaborazione esclusiva.
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