I magistrati ripetono che si limitano ad applicare le leggi.
Ma quanto protestano quando il parlamento fa il suo lavoro, cioè cambiarle.

Il problema si risolverebbe in un istante se questi immacolati difensori della costituzione si degnassero di applicarla anzitutto a se stessi, rendendo la legge uguale per tutti: ossia facendo si che un magistrato debba rispondere del proprio operato come ogni comune mortale, e qualora raggiunto da procedimento giudiziario debba pagarsi di tasca propria un avvocato difensore, e debba consumarsi le proprie ferie per andare ossequiosamente ad ogni udienza che un suo compare collega organizzerà; e magari avendo il proprio nome pubblicato per bene in occasione di ogni suo atto, così che, come succede ai comuni mortali, ai medici, agli infermieri, ai professori, si troverebbe esposto alle intemperanze del popolano di turno. Pronti a criticare se le leggi non vanno bene e intolleranti nei confronti di chi le leggi le fa. L’ultimo caso oggi a Torino dove a un convegno del sindacato di Polizia ha criticato il decreto sicurezza.
Altre Notizie della sezione

Il nuovo Ulivo.
30 Maggio 2025Fantastica realtà?

Fare una manifestazione per la pace portandosi bandiere di parte (quali esse siano) è un ossimoro.
29 Maggio 2025E, naturalmente, che questa manifestazione sia stata programmata proprio per il giorno prima del referendum è del tutto casuale.

Ai referendum come disse Napolitano l’astensione è lecita.
28 Maggio 2025E regalarvi il quorum che tanto agognate? Assolutamente no.