LA RIFORMA FORENSE DIRETTAMENTE IN PARLAMENTO
Il disegno è farla approvare prima che l'Avvocatura si riunisca ancora una volta a Torino nell'ottobre prossimo.
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Dopo la delega in bianco ottenuta dal Congresso di Roma a opera di una maggioranza di delegati in parte complici e in parte inconsapevoli, il Cnf, assieme ad un Ocf ridotto a uno yesman della rappresentanza istituzionale, si appresta a far approvare la bozza di riforma partorita dal Tavolo prima ancora che l’Avvocatura si riunisca ancora una volta a Torino nell’ottobre prossimo.
Una riforma, come ben la ha definita Giovanni Delucca nell’ultima lezione della Scuola di politica forense di Mga, aristocratica, con lo sguardo benevolo puntato all’avvocatura più ricca e potente; delineata per rafforzare le posizioni di potere e per nulla concedere a chi fatica a sopravvivere della professione.
Ma se non sarà consentito parlarne al Congresso di Torino, su argomenti che non toccano se non da lontano la quotidianità del nostro lavoro, ne parleremo noi di Mga – Sindacato nazionale forense qui, fuori di qui, e anche a Torino con tutti e tutte quelle che ancora credono nella forza delle idee, della discussione, del confronto, della vera democrazia.
Non arriveremo in ottobre lasciando indisturbato il manovratore, questo è certo. Tempi duri impongono reazioni dure.
Valentina Restaino Da Facebook Mga
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