SERVE RISPETTO PER LE ISTITUZIONI
Il Consiglio Nazionale Forense condanna la decisione dell’Associazione Nazionale Magistrati di voler abbandonare l’aula prima dell’intervento del Ministro della Giustizia e dei suoi rappresentanti in occasione delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario.
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La protesta, volutamente organizzata con una manifestazione plateale e diffusa, rispetto a scelte sulle quali dovrà pronunciarsi il Parlamento, nel pieno rispetto del principio di sovranità, e su cui poi i cittadini italiani saranno chiamati a pronunciarsi con referendum, non può far rimanere silenti.
Il Consiglio Nazionale Forense intende richiamare al rispetto di quegli stessi valori costituzionali che formano condivisione – e non contrapposizione – con la magistratura, e specificamente il principio di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, che è caposaldo anche dei principi di autonomia e indipendenza della magistratura.
L’avvocatura rispetterà i principi costituzionali, quale che sia la decisione che il Parlamento e i cittadini intenderanno assumere, perché appartiene al suo ruolo, alla sua tradizione e alla sua più profonda convinzione difendere tali valori e il principio ineludibile e irrinunciabile di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e, all’interno del processo, delle parti di fronte al giudice.
Si confida che la magistratura voglia tornare al dialogo costruttivo, abbandonando posizioni non in linea con il rispetto dovuto a tutte le istituzioni della Repubblica, anche nelle loro articolazioni formali nei distretti delle Corti d’Appello.
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