Report Oice sui bandi Pnrr di progettazione e altri servizi tecnici
Lupoi, Oice: “Finalmente in aumento i supporti al Rup, ma occorre ben valorizzarli: rischio forte calo dei bandi con le difficoltà sulla digitalizzazione”
Sono questi i dati principali che emergono dal Report Oice – l’Associazione che riunisce le società di ingegneria e architettura in ambito confindustriale – che analizza le gare per servizi di architettura e ingegneria (SAI) e per appalti integrati (progettazione esecutiva e costruzione) relativi ad interventi finanziati con fondi del PNRR emessi nel quarto e ultimo trimestre del 2023.
In quest’occasione è quindi possibile tracciare un primo bilancio sul 2023 che ha visto pubblicati 3.253 bandi per un valore di 1.513 mln. di servizi che attiveranno circa 27 mld. di lavori. Il confronto con il 2022 vede un forte calo in valore (-57,6%), mentre il numero delle gare invece aumenta del 21,1% anche in ragione dei sempre più numerosi micro affidamenti (sotto i 139.000 euro) che in numero rappresentano l’84,8% del mercato. Va evidenziato che, stando al valore, l’incidenza delle gare PNRR – come prevedibile – sta rapidamente scendendo: passa dal 39,1% del totale del mercato raggiunto nel 2022, al 23,5% nel 2023.
Altro trend interessante riguarda l’aumento, nell’ultimo trimestre del 2023 delle procedure per affidamenti di supporto alle stazioni appaltanti: il 27,2% del totale, (+3571,4% sul terzo trimestre 2023), riguardano i servizi di supporto alla stazione appaltante per un valore di 29,4 mln, il 20,4% del totale (+269,2% sul terzo trimestre 2023). Complessivamente nel 2023 382 gare, il 20,6% del totale delle gare, con un valore di servizi di 149,4 mln, il 17,0% del totale dei servizi affidati; nel 2022 erano state 364, il 18,5% del totale, per un valore di 566,0 mln, il 23,3% del totale annuo. Rispetto all’anno 2022 il numero dei bandi di supporto alla stazione appaltante aumenta del 4,9% mentre il valore cala del 73,6%.
Per il Presidente dell’Oice, Giorgio Lupoi: “I dati sono coerenti con le attese visto che si sta andando verso la scadenza di fine giugno. Il dato importante, che mi auguro possa essere confermato nei mesi prossimi, è quello dell’ultimo trimestre dell’anno che vede esplodere la domanda di servizi di supporto alle stazioni appaltanti, fino a quel momento in flessione come volumi. Da tempo sosteniamo che i supporti, in particolare quelli di project management a beneficio dei RUP, possono rappresentare lo strumento fondamentale per l’efficientamento delle procedure. Che le amministrazioni se ne stiano accorgendo ci fa piacere. Se si fosse partiti prima strutturando accordi quadro sul territorio per supportare soprattutto i comuni non sarebbe stato male. Rimangono però sullo sfondo alcune criticità relative all’inadeguata valorizzazione di queste prestazioni di supporto da parte di alcune anche importanti committenze del settore delle infrastrutture, per superare le quali chiediamo il rapido adeguamento del decreto parametri, confluito nel codice appalti. Infine siamo molto preoccupati per l’avvio della digitalizzazione: stando ai primi 15 giorni di gennaio il mercato si è quasi fermato. Positivo il chiarimento Anac sui micro affidamenti fino a 5000 euro, ma se le stazioni appaltanti non aderiscono al più presto al nuovo percorso digitale il rischio è quello di un crollo del mercato”.
Tornando ai dati, e si guarda alle procedure di affidamento di soli servizi di ingegneria e architettura (esclusi quindi gli appalti integrati con i quali si affida anche la progettazione esecutiva) nel 2023 sono stati pubblicati 1.853 i per un valore di 879 mln.
Gli appalti integrati figurano al primo posto per numero di gare pubblicate, 1.400, il 43,0% del totale, a seguire le gare con altri servizi di architettura e ingegneria, 1.061 bandi, il 32,6%. Le gare con progettazione e direzione dei lavori sono 423, il 13,0% del totale mentre quelle di sola progettazione sono 369, e rappresentano l’11,3% del totale delle gare pubblicate in tutto l’anno 2023.
Se si osserva il trend dell’ultimo trimestre dell’anno emerge con una certa evidenza, rispetto ai tre mesi precedenti che per quanto riguarda il numero di procedure, gli appalti integrati sono in netta flessione (-44,4% sul trimestre Luglio-Settembre 2023), mentre i bandi di sola progettazione nel quarto trimestre 2023 sono stati 86, il 7,6% del numero totale dei bandi PNRR emessi (+230,8% sul trimestre precedente), le gare con progettazione e direzione dei lavori sono state 158, il 13,9% del totale (+1216,7%), quelle con altri servizi di architettura e ingegneria sono state 701, il 61,6% del numero totale, (+847,3%).
I Comuni sono le stazioni appaltanti più attive nel 2023 visto che hanno pubblicato 2.061 bandi, il 63,4% del numero totale di bandi nel 2023, per un importo complessivo di servizi di 504,9 mln, il 33,4% del valore totale, a seguire le Amministrazioni dello Stato con 265 bandi, l’8,1% del totale con un valore di servizi di 477,0 mln, il 31,5% del valore totale e le Concessionarie che con 232 gare, il 7,1% del numero totale di bandi, affidano 275,8 mln di servizi, il 18,2%.
In tutto il 2023 è sempre l’edilizia scolastica ad avere il primato per numero di bandi pubblicati, sono 980, il 30,1% del totale, in valore è l’edilizia sanitaria a riportare l’importo più alto con 186,6 mln di euro, il 12,3% del totale.
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