Laurea abilitante in edilizia e territorio: come sarà l'esame
Ecco il decreto sulla laurea professionalizzante in professioni tecniche per l'edilizia e il territorio (Classe L-P01). come saranno Esame e tirocinio ai fini dell'abilitazione

E’ apparso in Gazzetta Ufficiale il 10 agosto 2023 il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 28 maggio 2023, di attuazione dell’articolo 6 della legge 8 novembre 2021, n. 163, recante «Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti» relativo alla Laurea professionalizzante in professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (Classe L-P01).
Il decreto prevede in particolare per chi ha conseguito o consegue la laurea professionalizzante afferente alla classe L-P01 in base al previgente ordinamento didattico non abilitante, il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione a seguito del superamento di un esame di Stato, da svolgersi con modalità semplificate, illustrate nel decreto stesso.
Vediamo in dettaglio.
Esame di stato laurea tecniche per l’edilizia e territorio
L’esame di Stato consisterà in un colloquio, a scelta dello studente,
- sulle attività di tirocinio svolte o sulla risoluzione di un caso pratico affrontato nel corso dei tirocini, e
- sulla conoscenza delle norme deontologiche.
La valutazione della prova e’ espressa in centesimi e l’abilitazione e’ conseguita con una votazione di almeno 60/100.
Le sessioni dell’esame di Stato per il 2023 e 2024 saranno indette con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del merito.
A partire da dicembre 2024 (a tre anni dalla data di entrata in vigore della legge 8 novembre 2021, n. 163) il laureato
non abilitato può chiedere a un Ateneo, sede del corso di laurea professionalizzante – classe L-P01, di sostenere tale esame nelle sedute previste per lo svolgimento della prova pratica valutativa disciplinata dal decreto ministeriale di cui all’art. 3 della legge 8 novembre 2021, n. 163 (di cui si attende l’emanazione).
Il decreto specifica infine che la Commissione giudicante sarà composta da almeno quattro membri:
- per la metà,docenti universitari, uno dei quali con funzione di Presidente, designati dal Consiglio del corso di studio, e,
- per l’altra metà,professionisti di comprovata esperienza, designati dalle rappresentanze professionali competenti, con almeno cinque anni di esercizio professionale.
Altre Notizie della sezione

Presentata la relazione Covip.
24 Giugno 2025Le Casse sfiorano i 125 miliardi

IA e lavoro, accolte le proposte di Confprofessioni nel report del Ministero
23 Giugno 2025Incentivi fiscali, formazione finanziata e voucher digitali tra le misure suggerite per accompagnare la transizione digitale degli studi professionali. Pubblicato il Report finale della consultazione sulle Linee guida per l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.

Il mercato del lavoro in Veneto rallenta nel 2025
23 Giugno 2025Nonostante il saldo occupazionale positivo nei primi mesi.