Equo compenso e tutele anche per i non ordinistici
La richiesta dalla presidente di Confcommercio professioni Anna Rita Fioroni
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“I professionisti sono il settore più dinamico dell’occupazione, perché hanno un ruolo centrale e crescente con l’aumentare del peso dei servizi”, ecco perché debbono “essere inclusi nelle misure di sostegno ed incentivazione per la competitività e la crescita”, essendo, tra l’altro, “i principali interpreti della società della conoscenza per il valore delle competenze che apportano e per le quali occorrono sempre più chiari, univoci e trasparenti criteri di riconoscibilità in favore del mercato e a tutela del consumatore, con un ruolo fondamentale delle associazioni di rappresentanza”.
Parola della presidente di Confcommercio professioni Anna Rita Fioroni, che si è espressa così, stamani, al convegno promosso dall’organismo di Piazza Belli, citando alcuni “interventi strutturali per garantire nuove tutele e favorire la scelta di autonomia”, fra cui “l’equo compenso per le prestazioni professionali anche per le professioni non ordinistiche e in particolare nei confronti della Pubblica amministrazione”, come evidenziato anche in settimana al ministro del Lavoro Marina Calderone, al tavolo sul lavoro autonomo.
Per ciò che concerne il welfare, ha aggiunto Fioroni, “è arrivato il momento di promuovere le coperture previdenziali e sanitarie integrative rispetto a quelle offerte dal sistema pubblico mentre è positivo il percorso avviato per includere gli autonomi negli interventi adottati per il sostegno alla genitorialità, un percorso che però va rafforzato”, ha chiuso la presidente.
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