Messina. Flashmob davanti al Tribunale, dagli avvocati messinesi una ciocca per Mahsa Amini
Alcune professioniste hanno deciso di emulare il gesto della giovane, tagliandosi i capelli.
In evidenza
Un flash mob di fronte al Tribunale di Messina si è svolto sabato, partecipando alla protesta che in tutto il mondo è seguita alla morte di Mahsa Amini, la ventiduenne “colpevole” di avere una ciocca di capelli fuori dal velo e per questo arrestata e picchiata a morte. Una violenza che in Iran prosegue, con l’arresto di decine di manifestanti, alcuni dei quali minorenni, e il ferimento di centinaia di altri
All’iniziativa organizzata da Aiaf e Camera penale, hanno partecipato anche gli avvocati Francesco Ferraù in rappresentanza dell’ordine degli avvocati di Messina, Bonni Candido e Rina Frisenda per la Camera penale Pisani Amendolia, Cinzia Fresina per Aiaf, Rita Carbonaro del Comitato pari opportunità Coa, Francesco Genovese per Ami, Associazione avvocati matrimonialsiti italiani, Rosa Nastasi per la Camera civile, Cristina Ponzio per Anai, Sergio Piccione, Apl associazione previdenza lavoro, Ester Isaja unione italiana forense Messina e responsabile pari opportunità Ami.
Altre Notizie della sezione
Ancora accuse di violenza sessuale rivelatisi aria fritta.
10 Maggio 2024Il tribunale di Roma ha assolto con formula piena perché il fatto non sussiste il generale della capitaneria di porto, Sirio Faè, accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una sua sopposta.
Avvocatura più vecchia, redditi in calo e praticanti in fuga: ecco il rapporto Censis-Cassa forense
09 Maggio 2024Alla presentazione dell’indagine sull’avvocatura 2024 il presidente di Cassa Forense, Valter Militi, il vertice del Cnf Greco e il sottosegretario alla Giustizia Sisto.
Disgelo con l’Anm, il piano di Nordio per la riforma
08 Maggio 2024Ieri il guardasigilli ha incontrato a via Arenula il “sindacato” dei giudici, sabato interverrà al loro congresso: sono i due segnali che descrivono la strategia “pacificatoria” messa a punto da Meloni e dal suo ministro per evitare di fare la fine del Cavaliere.