Il pilastro pubblico resta appropriato
Carlo Cottarelli : la sfida è l’invecchiamento demografico, servono riforme
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“Sia in campo pensionistico che in campo sanitario l’Italia non ha bisogno di cambiamenti fondamentali, come dicono alcuni, paradigmatici, nella struttura della fornitura dei servizi sociali, sanitari e previdenziali.
Io credo che un primo o forte pilastro pubblico rimanga appropriato”, anche se “il ruolo che può svolgere il settore privato è molto importante”.
Lo afferma il professor Carlo Cottarelli in un’audizione nella Commissione bicamerale per il controllo sugli Enti di previdenza nel quadro dell’indagine conoscitiva sulla funzionalità del sistema previdenziale obbligatorio e complementare, nonché del settore assistenziale, con particolare riferimento all’efficienza del servizio, alle prestazioni fornite e all’equilibrio delle gestioni. In campo previdenziale, spiega Cottarelli, “la sfida principale è costituita dall’invecchiamento della popolazione, dal conseguente tendenziale squilibrio tra il numero dei lavoratori e il numero dei pensionati. La soluzione del problema richiede il prolungamento della vita lavorativa, ma anche riforme per aumentare la partecipazione al lavoro, l’aumento della produttività, la diminuzione della disoccupazione, un flusso migratorio regolare. Questo vale indipendentemente dal fatto che le forme di finanziamento della previdenza siano pubbliche o private”. Il ruolo che il servizio privato, sottolinea, “svolge nella fornitura di un secondo pilastro nella fornitura servizi sanitari e previdenziali resta il più piccolo nel nostro rispetto agli altri paesi avanzati europei e vale la pena chiedersi se questo ruolo non debba essere aumentato”.
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