Investimenti sostenibili per il 56% di Enti e Istituzioni
Il rapporto di itinerari previdenziali
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Il 56% degli investitori istituzionali italiani ha già adottato politiche di investimento sostenibile (Esg, Environmental, social and corporate governance): è quanto emerge da una ricerca di Itinerari previdenziali presentata oggi (“Esg e Sri, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani”), secondo la quale, complice anche la pandemia, “le politiche di investimento sostenibile vengono perseguite ricorrendo a strategie sempre più “attive”, e orientate soprattutto ad ambiente e rinnovabili, con un occhio di riguardo verso healthcare e Silver Economy”.
Su 47 Enti che non adottano ancora politiche di investimento sostenibile 38 ne hanno già discusso in Cda, o intendono comunque includere in futuro strategie Esg.
Gli enti rispondenti nel 2022 alle domande sugli investimenti sostenibili sono 106 contro i 79 dello scorso anno, per un totale patrimoniale – al netto delle Compagnie di Assicurazione rispondenti – di oltre 219 miliardi di euro (erano 182 nel 2021), pari a circa l’83% dei patrimoni finanziari totali degli investitori, previdenziali e fondazionali, italiani. Hanno partecipato all’indagine presentata da Itinerari previdenziali tutte le 19 Casse di previdenza privatizzate (con esclusione di Onaosi), per un totale attivo rappresentato di oltre 92 miliardi di euro, 27 Fondazioni di origine bancaria, con circa 34 miliardi di attivo, vale a dire il 74% del totale attivo delle 86 Fondazioni Acri, 18 fondi pensione preesistenti e 26 negoziali e 16 Compagnie di assicurazione.
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